Punta Penna, vertice sui rischi ambientali

Il Comitato cittadino al sindaco: chiarezza dopo i dati Arta sulle criticità nella zona produttiva

VASTO. Un incontro urgente per fugare ogni dubbio sulla situazione ambientale di Punta Penna, le cui criticità sono state evidenziate dall’Arta in una serie di rapporti. Torna all’attacco il Comitato cittadino che chiede al sindaco, Luciano Lapenna, di farsi parte attiva su alcuni aspetti evidenziati dall’Agenzia regionale per l’ambiente dopo i controlli sulla ditta Puccioni, l’azienda che produce concimi chimici e che dall’Unione europea ha ottenuto i fondi per la realizzazione di un impianto per la rigenerazione dell’acido cloridrico a due passi dalla riserva di Punta Aderci. Il riferimento è ad alcune note, il cui contenuto è stato diffuso nei giorni scorsi dalla stessa amministrazione comunale, in cui l’Arta evidenziava rischi per le acque di falda, ponendo interrogativi circa una eventuale contaminazione del terreno e per possibili rilasci idrici nel torrente Lebba.

La stessa Agenzia rilevava il superamento di Csc (concentrazione soglia di contaminazione) per diversi ed importanti parametri chimici. Secca la replica dell’azienda che, al contrario, faceva presente di aver adempiuto da tempo alle prescrizioni ottemperando a quanto previsto dalla normativa.

«La richiesta di incontro assume il carattere di urgenza non solo per fugare ogni dubbio o perplessità su quanto appurato, ma anche perché giovedì è stata convocata la conferenza dei servizi per il rinnovo dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia) alla ditta», spiega Lorenzo Luciano, portavoce del Comitato cittadino, «è evidente l’importanza della conferenza che dovrà prioritariamente dirimere sulle diverse problematiche evidenziate dall’Arta, anche se non si capisce perché esse non siano state considerate importanti nei pareri precedentemente rilasciati con esito favorevole e, si spera, convincere l’autorità competente a considerare o riconsiderare a corpo i diversi procedimenti contestualmente attivati dalla Puccioni».

Insomma, per il Comitato cittadino occorre fare chiarezza, da qui la richiesta di un incontro urgente al sindaco che, secondo il sodalizio, dovrebbe porre in essere gli stessi interventi adottati a suo tempo per la centrale a biomasse della Istonia Energy, i cui lavori sono stati sospesi con una ordinanza firmata da Lapenna una settimana dopo l’acquisizione della notizia sulla potenziale contaminazione del sito, obbligando l’azienda ad adottare tutte le misure di prevenzione e messa in sicurezza.

«Francamente non si capisce il perché della diversa decisione», chiosa il portavoce che chiede al primo cittadino, «di assumere pari provvedimento ordinatorio, anche nel probabile rispetto del principio di precauzione».

Anna Bontempo

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