Pupillo: basta tagli in ospedale

Il sindaco convoca primari e caposale, documento per i responsabili Asl

LANCIANO. E' stato un confronto serrato, durato oltre due ore, quello di ieri mattina tra il sindaco Mario Pupillo, massima autorità sanitaria locale, medici e caposala dell'ospedale Renzetti. Un faccia a faccia voluto dal primo cittadino, già primario della struttura e al quale la risposta dei responsabili dei reparti dell'ospedale non si è fatta attendere. Il tutto con l'obiettivo di fare il punto sulla situazione nel presidio sanitario, capire le emergenze e vedere come affrontarle. Un documento sarà inviato ai vertici Asl.

Temi caldi, come la carenza di personale, le ferie saltate, le liste di attesa infinite per eseguire alcuni esami, il taglio delle unità complesse: argomenti diventati bollenti con l'afa che ha avvolto la Sala rossa dell'aula consiliare che ha ospitato l'incontro. Alle 13, ora dell'appuntamento, dopo che il direttore sanitario dell'ospedale Marzia Mucci e una ventina tra medici e caposala hanno preso posto nell'aula, le porte si sono chiuse: all'incontro non erano ammessi occhi e orecchie indiscreti.

I temi sono importanti: il clima nella Asl non è dei migliori, la situazione è delicata: in fondo è di pochi giorni fa lo «sgarbo» subito dal sindaco da parte dell'azienda sanitaria che lo ha invitato in ritardo all'inaugurazione della risonanza magnetica. Documenti alla mano, sindaco e medici hanno ragionato sui dati elaborati dai direttori dei reparti arrivando così all'elenco dei disagi, in primis la carenza di personale: da medici e infermieri andati in pensione e non rimpiazzati, ai contratti dei precari in scadenza. E sono tanti i reparti in sofferenza come ortopedia, senza primario e con un pensionamento non rimpiazzato e la caposala dirottata all'hospice; neurologia senza infermieri; radiologia senza medici, anche se due sono previsti per settembre. Per non parlare degli ambulatori, addirittura quello del doppler è chiuso perché rimasto in questa settimana senza medici, con gli utenti infuriati perché dopo 16 mesi di attesa si sono visti rinviare a data da destinarsi l'esame che analizza la funzionalità di vene e arterie. E ancora problemi legati alle ferie, liste di attesa di esami e interventi programmati che si allungano.

Bocche cucite all'uscita: per saperne di più sull'esito dell'incontro, ossia se oltre ai problemi avvallati dai dati - che non è stato possibile capire se la Asl ha reso o meno disponibili - si sono prospettate le soluzioni, bisogna attendere la nota ufficiale del Comune, attesa per oggi.
Di certo si è discusso dei problemi del Renzetti ma non del suo spostamento, che sembra un argomento chiuso per la Regione che ha ribadito la volontà di creare altrove il nuovo presidio: la maggioranza di centrodestra all'Emiciclo, infatti, martedì ha bocciato la richiesta di risoluzione urgente presentata dal consigliere Pd Camillo D'Alessandro, che impegnava il presidente Gianni Chiodi a «rispettare la volontà dei lancianesi, espressa dalla amministrazione comunale, che non intende spostare l'ospedale».

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