preinsegne pubblicitarie

«Quelle multe volute dalla giunta»

D’Ortona (Fi): i controlli dei vigili? Incaricati per fare cassa

LANCIANO. «Le multe alle insegne pubblicitarie rispondono all’obiettivo di far rispettare le regole o a quello di fare cassa?». A porre il quesito è il consigliere di minoranza Manlio D’Ortona (Fi), il quale interviene sul caso delle sanzioni per le preinsegne senza autorizzazione, da parte del Comune che hanno colpito molti commercianti, ristoratori e titolari di altre attività.

Dal comando di polizia municipale sarebbero partite, finora, 180 notifiche, che possono contenere anche più di una contestazione riferite alla stessa persona (poiché titolare di più cartelli pubblicitari). «La risposta al quesito», nota D’Ortona, «è nelle delibere di giunta comunale che approvano il documento degli obiettivi gestionali e strategici stabiliti dall’organo politico dell’amministrazione e assegnati ai vari settori. A pagina 40 del documento si trova quello specifico assegnato al corpo di polizia municipale e che rappresenta la fonte e l’origine delle devastanti multe. Chiarito chi decide e cosa ha deciso, bisogna chiedersi il perché e le relative motivazioni».

Secondo l’esponente di opposizione l’alternativa c’era. «Se si voleva il legittimo rispetto delle regole ci si poteva attivare segnalando l’irregolarità e concedendo un periodo di tempo per mettersi a norma o, in alternativa, rimuovere l’insegna come hanno fatto molti Comuni», sottolinea D’Ortona, «l’obiettivo rimane quello di fare cassa puntando l’indice, ancora una volta, sulla spina dorsale del tessuto economico locale: le piccole e medie attività commerciali. Ci si inventa un’altra tassa, che si somma alla già devastante politica fiscale di questi tre anni. Di idee e progetti strategici nemmeno l’ombra», conclude D’Ortona, «ma deliberare obiettivi, definiti addirittura strategici, per mettere in campo azioni repressive con l’unico fine di introitare risorse, questo sì che si riesce a fare». (s.so.)

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