Raid nelle scuole: furti e scritte oscene

Vandali in azione in due notti consecutive alla media Paolucci e alla elementare Spataro

VASTO. L’allarme è scattato lunedì sera, pochi minuti prima delle 20. Nuovo raid vandalico in un istituto scolastico della città: la scuola elementare Spataro. Ventiquattr'ore prima nel mirino dei teppisti era finita la scuola media Paolucci.

Scritte oscene e disegni irriverenti sui muri spingono la polizia a ritenere che gli autori di entrambi i raid non abbiano ancora 20 anni. Alla Spataro i teppisti non hanno portato via niente. In compenso hanno imbrattato ovunque, provocando danni ad alcuni infissi per introdursi nell’edificio. Non è escluso che siano stati costretti ad andare via a bocca asciutta a causa del sistema d’allarme. Non risultano furti di denaro.

L’irruzione della sera prima alla scuola media Paolucci ha fruttato, invece, 3mila euro: la raccolta di fondi per l’assicurazione scolastica degli studenti. I soldi erano in una cassaforte forzata con un piede di porco. Devastati gli uffici di presidenza e abbattuta una parete divisoria. Buttati all’aria documenti e registri.

Dulcis in fundo sulle pareti delle aule e degli uffici sono state disegnate figure oscene accompagnate da scritte irriverenti. Ad accorgersi della sgradita visita, l’ennesima per la Paolucci, è stata la dirigente scolastica, Maria Cauli, lunedì mattina, alla ripresa delle lezioni dopo la pausa domenicale. L’ammontare dei danni per il Comune è salato.

L’accensione del sistema di videosorveglianza diventa a questo punto impellente. Un anno fa la scuola venne devastata da un altra gang. Allora i ladri portarono via pc ,proiettori e la lavagna multimediale:un bottino da 40mila euro. Prima di andare via lasciarono messaggi in codice sui muri.

A novembre 2011 il pavimento della la scuola venne ricoperto con la schiuma degli estintori. Qualche mese prima vennero forzate le macchinette del caffè. Il danno prodotto nell’ultimo raid è notevole, ma quello che preoccupa di più è la dimostrazione della vulnerabilità dell’istituto.

Da qui la richiesta al Comune fatta da molti genitori di accelerare l’accensione della videosorveglianza.

«Può non risolvere il problema, ma sicuramente può dare una mano a individuare gli autori», affermano le mamme e i papà. (p.c.)

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