Rapina e sequestro di persona, 4 in manette

Hanno rapinato un imprenditore, poi lo hanno rapito per costringerlo a prelevare denaro contante da un bancomat infine lo hanno picchiato. Nei guai 4 ragazzi di Ripa Teatina, Alanno, Francavilla e Montesilvano

CITTA' SANT'ANGELO. Hanno avvicinato l'auto di un imprenditore ascolano, lo hanno prima rapinato e poi costretto a raggiungere un bancomat per prelevare denaro contante, infine lo hanno picchiato e lasciato in mezzo alla strada. Per questo sono stati arrestati quattro giovani: Sergio Manzi, 19 anni di Ripa Teatina, Robert Pena, 20 anni di Alanno, Gustavo Santulli, 19 anni di Francavilla, e Manuelito Spada, 18 di a Montesilvano. Sono accusati dei reati di rapina, lesioni personali, sequestro di persona, porto abusivo di armi (bastoni e coltelli) e indebito utilizzo di carte di credito, in concorso con M.T, 22 anni di Ripa Teatina e con un minore di 16anni di Città Sant’Angelo.

I fatti risalgono allo scorso 28 gennaio. Intorno all'una, in via Torre Costiera a Marina di Città Sant'Angelo, la  vittima, un imprenditore marchigiano di circa 40 anni, si trova sulla propria utilitaria fermo in strada. L’uomo è stato avvicinato da un'altra auto con a bordo due persone. Questi abbassano i finestrini e fingono di chiedere un'informazione. Ma da una siepe spuntano altri quattro complici che lo minacciano con dei coltelli e gli chiedono soldi. I sei, in parte italiani e in parte sudamericani, rubano il portafogli all'uomo, ma al suo interno ci sono solo 30 euro e delle carte bancomat.

A quel punto l'aggressione e la rapina diventano un rapimento. In tre salgono sull'auto dell'imprenditore e le due vetture si dirigono verso Montesilvano.  Durante il tragitto, due banditi costringono l’uomo  a tenere la testa bassa e lo avvertono che se le forze dell'ordine li dovessero fermare, dovrà rispondere di essere ubriaco. I mezzi arrivano quindi in corso Umberto, dove l'imprenditore viene obbligato a fornire il codice pin e le carte di credito per permettere ai malviventi di ritirare del denaro in due diversi sportelli bancari, ma dopo vari tentativi riescono a prelevare solo 120 euro.

Dopo il sequestro e la rapina, l'imprenditore viene riportato a Città Sant'Angelo dove i giovani – armati di spranghe – lo colpiscono alle gambe e alla schiena l'uomo. Poi lo lasciano a terra e abbandonando la sua vettura a 200 metri.  L’imprenditore riesce ad alzarsi e a raggiungere l’auto ma scopre che non ci sono più né le chiavi né il telefonino.

Così aspetta che passi qualcuno per chiedere aiuto e avvertire i carabinieri di Montesilvano. Si fa medicare in ospedale, dove le  ferite riportate sono giudicate guaribili in una settimana.

Oggi i carabinieri della compagnia di Montesilvano, insieme ai colleghi della stazione di Città Sant’Angelo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Pescara Luca De Ninis su richiesta del pm Giampiero Di Florio,  hanno arrestato gli aggressori. Dopo gli arresti, Manzi è stato ammesso alla detenzione domiciliare mentre M.T. è stato sottoposto all’obbligo di presentazione.

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