consiglio comunale, tutto da rifare

Registro unioni civili L’aula si divide: è pareggio tra sì e no

LANCIANO. Tutto da rifare sul registro delle unioni civili. Il consiglio comunale non ha deciso: il regolamento per il riconoscimento delle coppie di fatto dovrà tornare in aula. La battaglia alla...

LANCIANO. Tutto da rifare sul registro delle unioni civili. Il consiglio comunale non ha deciso: il regolamento per il riconoscimento delle coppie di fatto dovrà tornare in aula. La battaglia alla fine non è stata combattuta, ma i toni e il clima erano diventati ugualmente incandescenti.

La maggioranza di centrosinistra non si presentava compatta sul tema dell’apertura dei diritti civili alle coppie di fatto, tra cui anche quelle non eterosessuali. Almeno un paio i contrari convinti, appoggiati dalla minoranza. Il dibattito, in cui ci si aspettava il confronto tra le due opposte posizioni, non c’è stato: prima che potesse iniziare, da uno scranno della maggioranza, quello di Alessandro Di Matteo (Lanciano in Comune), è arrivata la richiesta di voto segreto, sostenuta anche dall’opposizione.

Messa ai voti, la proposta è stata avversata solo da cinque: il sindaco Mario Pupillo, i consiglieri Leo Marongiu, Angelo Laccisaglia e Antonio Bianco (Pd) e Piero Cotellessa (Sel). Immediata la reazione di Marongiu, che ha chiesto la sospensione della seduta e la riunione di maggioranza, svolta in un clima infuocato.

Al termine, in aula non è rientrato il capogruppo democratico, Maria Saveria Borrelli. Vuoto anche lo scranno di Alex Caporale (Upl), esterno alla maggioranza ma favorevole al provvedimento. Uno alla volta sindaco e consiglieri hanno espresso il loro voto nell’anonimato. In disaccordo, i consiglieri del Pd hanno mostrato il loro foglietto con il “sì” al regolamento. Voto favorevole anche da Pupillo, Davide Caporale, Bernadetta Cibotti e Cotellessa, voto contrario dalla minoranza. Nuova sorpresa allo scrutinio: su 20 votanti, dieci si sono espressi a favore e altrettanti contrari.

«Il provvedimento non è né approvato né respinto», ha sentenziato il segretario comunale Daniela Giancristofaro, «la votazione va ripetuta». Forse nel prossimo consiglio. «Dispiace per il segnale non bello e per l’ulteriore perdita di tempo», commenta Gianni Antonacci, coordinatore di Sel che ha promosso il documento, «gli ultimi sondaggi d’opinione danno i contrari al registro sotto il 20%. Probabilmente le opposizioni usano il loro no senza rappresentare più nemmeno chi li ha votati. Ho colto profonda determinazione da parte del Pd, del sindaco e di altri consiglieri quindi, nonostante l’amarezza, si va avanti insieme fino al raggiungimento del risultato». (s.so.)

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