Tribunale del riesame

Resta ai domiciliari l’accusato dell’ammanco alle Poste

VASTO. Il tribunale del riesame ha rigettato la richiesta di remissione in libertà presentata dagli avvocati Giovanni Cerella e Giuseppe Ciccarelli, i legali di P.R., 53 anni, dipendente postale...

VASTO. Il tribunale del riesame ha rigettato la richiesta di remissione in libertà presentata dagli avvocati Giovanni Cerella e Giuseppe Ciccarelli, i legali di P.R., 53 anni, dipendente postale accusato di peculato.

L'uomo secondo la Procura sarebbe l’autore del furto di 15 mila euro messo a segno il 31 agosto scorso nei locali di PosteImpresa, all’interno delle Poste centrali di viale Giulio Cesare. I difensori hanno presentato ai magistrati aquilani un dossier che scagionerebbe l’indagato. Il voluminoso fascicolo non è riuscito a convincere i giudici a giudizio dei quali il materiale fornito dal procuratore capo Francesco Prete è pregno di elementi probatori inconfutabili supportati da accorgimenti tecnici.

P.R., quindi, resta ai domiciliari. A questo punto gli avvocati Ceccarelli e Cerella punteranno a ottenere il procedimento immediato nel corso del quale tenteranno di smontare il castello accusatorio. L’indagato, persona benestante e al di sopra di ogni sospetto, sarebbe stato incastrato da un dispositivo fatto installare all’insaputa del personale dalla direzione delle Poste all’interno della cassaforte. Prima del furto del 31 agosto infatti si erano verificati nell'ufficio altri tre ammanchi. (p.c.)

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