Riapertura del Corso al traffico delle auto Paolini non decide

L’idea di Confcommercio osteggiata da Confesercenti Nessuna discussione nel prossimo consiglio comunale

LANCIANO. «Non mi posso esprimere in merito alla riapertura di corso Trento e Trieste, non è un argomento che si può portare in consiglio comunale senza averne prima discusso con gli amici della maggioranza». Il sindaco Filippo Paolini liquida così, per il momento, la questione della riapertura al traffico del salotto di città portata avanti da Confcommercio. E tutto fa presumere che il dibattito sulla questione sarà ancora lungo.

La maggioranza infatti non ha ancora preso posizione sulla questione e non se ne parlerà nemmeno al consiglio comunale del 20 aprile. Segno che l’argomento è delicato e che bisogna essere il più possibile certi sulla decisione da prendere. «Ho preso atto della proposta di Confcommercio di aprire il corso alle auto, così come delle istanze di Confesercenti che chiede il mantenimento dell’isola pedonale», conclude Paolini.

Intanto il dibattito si infiamma. «Il corso è l’unico spazio concesso ai pedoni», accusa Pierluigi Vinciguerra, consigliere Idv, «proporrei di chiudere al traffico anche la parte alta fino ad arrivare ai viali assieme alla creazione di altre isole pedonale nel centro storico come in Corso Roma e nello spiazzo della chiesa di Santa Maria Maggiore».

Dello stesso avviso è anche Tommaso Sarchese, ex coordinatore provinciale dei Verdi ed ora componente del Wwf: «Ci vorrebbe una nuova pavimentazione, idonea al passeggio dei pedoni e attrezzata con panchine e fioriere. Non si può sacrificare alle auto il cuore della città solo perché sono stati interpellati 154 commercianti (l’80% di 180 interpellati ndc) su una popolazione di 36mila abitanti».

Anche Giuseppe Di Totto, presidente dell’unione consumatori, è contrario alla riapertura del corso alle auto: «Nel 2004», ricorda, «abbiamo raccolto 3.500 firme contrarie a questa decisione, il 10% della popolazione lancianese, e siamo pronti a raccogliere altre firme».
Giuseppe D’Autilio, presidente del consorzio Le vie del Commercio è invece del partito dei favorevoli alle auto sul corso anche se chiosa: «Sono discorsi vecchi, quello che serve davvero al commercio del centro sono idee nuove e servizi come parcheggi e nuovi arredi».

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