Ricatti dopo la storia d’amore Coppia arrestata e scarcerata

Villa Santa Maria, la relazione della donna con un imprenditore finalizzata a estorcergli denaro e auto Manette anche al marito mentre riceve soldi dall’industriale. Ma il giudice rimette entrambi in libertà

VILLA SANTA MARIA. Avrebbe finto la relazione con un imprenditore per ricattarlo ed estorcergli del denaro con la complicità di un amico. I carabinieri di Villa Santa Maria hanno arrestato in flagranza di reato L.P., 38 anni, di Pescara, e R.H, albanese di 23 anni, sorpresi ad intascare il denaro. Gli arresti, però, non sono stati convalidati e i due sono stati immediatamente scarcerati.

Secondo le accuse, l’imprenditore sarebbe stato costretto a comprare alla donna prima un’auto, poi a pagarle l’affitto di un appartamento a Pescara e, infine, a versarle mensilmente somme di denaro pari a 600-700 euro.

A raccontare ai carabinieri mesi di ricatti da parte dei due è stato l’uomo, un 52enne del Medio Sangro, che, sopraffatto dalle continue richieste di denaro, avrebbe deciso di sporgere denuncia, facendo scattare le indagini.

Ai militari l’imprenditore avrebbe riferito di avere avuto una relazione con P.L. ma di essersi reso conto, solo in un secondo momento, che la donna, in accordo con il suo compagno albanese, aveva finto la love story per estorcergli del denaro. L’uomo avrebbe spiegato che la donna, dopo averlo ingannato facendosi comprare un’auto e poi costringendolo ad intestarsi un contratto d’affitto di un appartamento di Pescara, avrebbe messo fine alla loro relazione e, da quel momento, avrebbe iniziato a ricattarlo, con la complicità dell’albanese.

Secondo le accuse, la donna avrebbe minacciato di rendere pubblica la loro storia e di mettere fuoco alla sua azienda familiare se non avesse continuato a pagare l’affitto e a sostenere le spese delle utenze della casa di Pescara. Ma anche se si fosse rifiutato di versare loro, mensilmente, la somma di 600-700 euro.

La presunta vittima, per timore che la sua azienda corresse dei rischi, avrebbe prima assecondato le richieste dei due e poi, stanco delle continue minacce, si sarebbe deciso a sporgere denuncia.

Così lunedì pomeriggio i carabinieri di Villa Santa Maria, coadiuvati dai colleghi del nucleo operativo di Atessa, dopo aver fotocopiato preventivamente le banconote, hanno accompagnato l’imprenditore all’appuntamento con i due, fissato nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Fossacesia.

Dopo aver assistito al passaggio di mano del denaro, 600 euro interamente recuperati, i militari sono intervenuti bloccando la donna e l’amico, arrestati in flagrante con l’accusa di estorsione continuata in concorso e trasferiti, rispettivamente, nei carceri di Chieti e Lanciano.

Nell’udienza del pomeriggio, però, gli arresti non sono stati convalidati. Su richiesta del pm Rosaria Vecchi, i due sono stati immediatamente scarcerati. (s.so.)

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