Rifiuti, scontro sui contratti dei netturbini

Casoli, protesta la Puglielli (Cgil-Fp): non garantiti i livelli occupazionali, perduti gli inquadramenti

CASOLI. Dura presa di posizione della Cgil-Fp sulle assunzioni da parte della nuova azienda che gestisce il servizio d’igiene urbana per il comune di Casoli.

«Il comportamento dell’azienda Tac srl di Frosinone, subentrata dal 1° febbraio alla ditta Sapi srl nella gestione del servizio di igiene urbana per il Comune, è inaccettabile, siamo pronti ad attivare tutte le azioni a tutela dei lavoratori», afferma Paola Puglielli, segretaria provinciale Cgil-Fp.

La Tac ecologica si è aggiudicata l’appalto (che comprende anche il sistema di raccolta porta a porta), che durerà fino al 31 gennaio 2018, per 1.663.548 euro, la base d’asta partiva da 1.860.000 euro. Il sindacato punta il dito sulle assunzioni da parte della Tac che sono state effettuate non per tutti gli gli otto dipendenti già operanti nel servizio, ma solo per alcuni di essi e, in questi casi, con l’utilizzo di contratti a termine della durata di circa sei mesi e in taluni casi con orario di lavoro parziale.

La Cgil-Fp ha chiesto, sin da un primo incontro svoltosi presso il municipio, lo scorso 25 gennaio, la riassunzione di tutti i dipendenti interessati. «Stigmatizziamo», afferma la segretaria Puglielli, «il comportamento di quest’azienda che introduce forti elementi di discontinuità con quanto invece, sulla base delle previsioni contrattuali, è ormai fortemente condiviso nell’intero territorio provinciale con le stazioni appaltanti e rispettato dalla gran parte delle aziende operanti del settore, cioè la necessità di garantire i livelli occupazionali, elemento questo che, specie in questo periodo di grave crisi economica e sociale, assume particolare rilevanza».

Secondo l’organizzazione sindacale i lavoratori interessati, operanti nel cantiere di Casoli da diversi anni, in alcuni casi sono stati riassunti con contratti scadenti a breve termine, con previsione oraria inferiore alla precedente, perdita del livello d’inquadramento e addirittura mandati a casa sul due piedi.

Appare necessario quindi, per il rispetto dei lavoratori e del loro diritto al lavoro, un intervento dell’amministrazione comunale. «Abbiamo già diffidato l’azienda Tac», dichiara la Puglielli, «per l’immediata assunzione, nei modi congrui, dei lavoratori interessati. Se così non fosse, sarebbe inevitabile attivare tutte le azioni a tutela dei lavoratori e conseguenti alle eventuali violazioni di legge e contratti».

Matteo Del Nobile

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