Rimossi i treni del Trenta: finiscono in un museo

Castel Frentano: al via lo spostamento delle 15 vecchie carrozze lasciate a Crocetta Di Nardo (Sangritana): è un regalo al Cda che festeggia cinque anni di attività

CASTEL FRENTANO. L’operazione è svolta da manovalanze esperte perché nessun movimento può essere sbagliato: si tratta di far salire su una bisarca particolare, detta a “collo di oca”, vecchie carrozze arrugginite. Uno stridio di ferraglia, accompagnato da cigolii sinistri, conferisce la sensazione di far parte di film western con la stazione deserta, la cisterna dell’acqua, relitti di vagoni che arrugginiscono sui binari morti. Così a Castel Frentano inizia la la rimozione dei vecchi treni della Sangritana.

Il primo vagone, lascia Crocetta alle 10 ben imbracato, da spesse catene, sull’autoarticolato e tra poco attraverserà corso Roma destando la curiosità delle persone. Il tragitto è ripetuto per altre tre volte. I vagoni sono trasportati, momentaneamente, nella vecchia stazione della Sangritana a Lanciano per essere poi sistemati nel deposito di Torre della Madonna. Nei prossimi giorni l’opera sarà completata e quando tutti i quindici vagoni andranno via, la stazione di Crocetta, un importante snodo ferroviario nel passato, uscirà dallo stato di degrado che l’ha caratterizzata.

Nell’area attorno alla stazione sono state lasciate, più di dieci anni fa, circa mille traverse ferroviarie in legno, vagoni per trasporto merci, carrozze ferroviarie per passeggeri e motrici. A conclusione della giornata restano a Crocetta alcuni vagoni con una lunghezza tale da richiedere un trasporto eccezionale, ma tutto sarà fatto con attenzione dicono gli operai.

«Domani (oggi per chi legge, ndc» dice il presidente della Sangritana, Pasquale Di Nardo raggiunto telefonicamente, «sono cinque anni che il consiglio di amministrazione è stato nominato. Come regalo di compleanno, tra le altre cose importanti da noi compiute, dopo aver liberato dai rottami la vecchia stazione di Lanciano, oggi stiamo liberando Crocetta. Un ringraziamento particolare», precisa Di Nardo, «va al neo sindaco di Castel Frentano e vice presidente della Sangritana Gabriele D’Angelo: fu lui, cinque anni fa, a sollevare il problema di Crocetta che oggi si sta risolvendo. Restituiamo alla collettività un ambiente dalle tante risorse».

Alcuni operai tra un viaggio e l’altro osservano con occhio clinico alcuni locomotori del 1920-30, cercano di capire, quale tra essi, dopo un’attenta sistemazione potrà nuovamente essere fruibile sulle rotaie come pezzo storico. Gli altri invece andranno a far parte di un costruendo museo storico-ferroviario che, oltre all’archivio della storia della Sangritana dovrebbe ospitare, dice Di Nardo, anche l’Archivio di Stato di Lanciano. Quale sarà il futuro della stazione di Crocetta? Essa dovrebbe far parte del progetto tram-leggero che si snoderà sulla linea storica della Sangritana che da San Vito Marina, passando per Lanciano, arriva alla stazione di San Rocco di Castel Frentano e quindi, dopo pochi chilometri, a Crocetta.

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