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Roccamontepiano: figlio e padre muoiono nello stesso giorno
Doppia tragedia: 46enne perde la vita 5 mesi dopo l’incidente, il papà non regge al dolore e si accascia
ROCCAMONTEPIANO. Il figlio è morto mercoledì scorso in una clinica di riabilitazione 5 mesi dopo un incidente stradale provocato da una donna ubriaca; il padre non ha retto al dolore della scomparsa del figlio ed è morto anche lui. È una doppia tragedia accaduta nell’arco di una giornata quella ambientata tra Roccamontepiano e Spoltore: Gianluca Di Persio, 46 anni, era originario di Spoltore ma poi, dopo il matrimonio con la moglie Simona, si era trasferito a Roccamontepiano e, in paese, in tanti lo conoscevano. A Spoltore, invece, è rimasta la sua famiglia e proprio nella casa familiare è spirato anche il padre Remo Di Persio, 72 anni: il suo cuore non ha retto al dispiacere.
Gianluca Di Persio era rimasto coinvolto lo scorso 21 dicembre in un incidente avvenuto a Fara Filiorum Petri: quella sera, Di Persio era alla guida della sua Lancia Y che però all’improvviso aveva preso fuoco. Di Persio aveva accostato il mezzo ed era sceso ma, poco dopo, era sopraggiunta un’altra Lancia Y, guidata da una donna di 64 anni, che lo aveva travolto in pieno: Di Persio era stato sbalzato di una decina di metri ed era finito contro la recinzione di una casa. La moglie di Di Persio, che era dietro al marito con un’altra macchina, aveva visto la scena in diretta. In base agli accertamenti dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Chieti, l’automobilista che aveva investito Di Persio era ubriaca.
Dopo l’incidente, Di Persio era stato trasportato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara: le sue condizioni erano apparse subito gravi a causa di un’emorragia cerebrale e contusioni polmonari. A fine febbraio, Di Persio era stato trasferito in un istituto di riabilitazione di Macerata: sembrava che le sue condizioni fossero in via di miglioramento. Purtroppo, però, Di Persio è deceduto improvvisamente. Oltre alla moglie, lascia tre figli. Ora, si aggrava la posizione della donna che l’aveva investito: potrebbe finire sotto processo con la pesante accusa di omicidio stradale.
Ma per la famiglia Di Persio la tragedia per la perdita di Gianluca si è allargata: quando al padre Remo è stato spiegato che il figlio non ce l’ha fatta, ha avvertito un malore. La scomparsa di Gianluca Di Persio ha lasciato una ferita nella comunità di Roccamontepiano.
Gianluca Di Persio era rimasto coinvolto lo scorso 21 dicembre in un incidente avvenuto a Fara Filiorum Petri: quella sera, Di Persio era alla guida della sua Lancia Y che però all’improvviso aveva preso fuoco. Di Persio aveva accostato il mezzo ed era sceso ma, poco dopo, era sopraggiunta un’altra Lancia Y, guidata da una donna di 64 anni, che lo aveva travolto in pieno: Di Persio era stato sbalzato di una decina di metri ed era finito contro la recinzione di una casa. La moglie di Di Persio, che era dietro al marito con un’altra macchina, aveva visto la scena in diretta. In base agli accertamenti dei carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Chieti, l’automobilista che aveva investito Di Persio era ubriaca.
Dopo l’incidente, Di Persio era stato trasportato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale di Pescara: le sue condizioni erano apparse subito gravi a causa di un’emorragia cerebrale e contusioni polmonari. A fine febbraio, Di Persio era stato trasferito in un istituto di riabilitazione di Macerata: sembrava che le sue condizioni fossero in via di miglioramento. Purtroppo, però, Di Persio è deceduto improvvisamente. Oltre alla moglie, lascia tre figli. Ora, si aggrava la posizione della donna che l’aveva investito: potrebbe finire sotto processo con la pesante accusa di omicidio stradale.
Ma per la famiglia Di Persio la tragedia per la perdita di Gianluca si è allargata: quando al padre Remo è stato spiegato che il figlio non ce l’ha fatta, ha avvertito un malore. La scomparsa di Gianluca Di Persio ha lasciato una ferita nella comunità di Roccamontepiano.