Roghi in successione: bruciati 380 ettari

Colpiti i terreni delle contrade San Giovanni, Colle Case e Torricchio. Indagini della Forestale con l’ausilio delle fototrappole

TORNARECCIO. Tre incendi appiccati in pochi giorni in altrettante contrade del paese. Da martedì scorso a ieri mattina sono andati a fuoco ettari ed ettari di terreno nelle frazioni di San Giovanni, Colle Case e Torricchio. Tre episodi distinti, che hanno tenuto impegnati persone e mezzi della Forestale, dei vigili del fuoco e della Protezione civile, ma che sembrano provenire dalla stessa mano. Ne è convinta la guardia forestale di Atessa che indaga sui roghi.

L’ultimo è divampato domenica sera, intorno alle 22, in contrada Torricchio. Fino alla mattina seguente forestali e vigili del fuoco sono stati impegnati nelle operazioni di spegnimento delle fiamme. Sul posto sono arrivati anche due Canadair e un elicottero che la Regione noleggia da una ditta privata di Sulmona, per scaricare acqua sui circa 25 ettari di vegetazione incolta andati bruciati. Dai mezzi è stato sganciato anche il liquido “ritardante”, che serve a rallentare il processo di combustione e a evitare l’espandersi delle fiamme, il quale resta come una schiuma bianca a terra.

Appena qualche ora prima, domenica pomeriggio, le squadre erano state impegnate a spegnere l’incendio in contrada Colle Case, tra Atessa e Tornareccio. Le fiamme si erano sviluppate su tre ettari di terreno, che hanno tenuto impegnati i soccorritori fino alle 19. Prima di Ferragosto erano andati in fumo 350 ettari di terreno incolto, non boscato, nella contrada di San Giovanni, che con le altre due forma un triangolo al di fuori del centro storico del paese. È stato questo, finora, l’incendio più esteso di tutta la provincia di Chieti, con costi esosi per l’Erario in quanto a mezzi e personale impiegato. Limitati, invece, sono stati i danni a livello ambientale.

I tre roghi si sono sviluppati in un raggio di 300 metri in linea d’aria, un dettaglio che non viene considerato una coincidenza.

La Forestale di Atessa, guidata dal comandante Silvano Corpetti, ha avviato le indagini raccogliendo alcune testimonianze e piazzerà nella zona “fototrappole” che rilevano la presenza di corpi caldi in movimento.

Intanto le guardie forestali stanno perlustrando la zona con tecniche di polizia scientifica. Il fuoco, infatti, lascia delle tracce che forniscono indizi certi sulla direzione e sul verso di propagazione.

Stefania Sorge

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