ARCHI

Rubata la collana alla cuoca di Rigopiano 

Spariti dalla cappella gentilizia di Ilaria Di Biase, morta a 22 anni nella tragedia del 2017, i doni della madre e di un amico

ARCHI. «Siete dei vigliacchi. Entrate in una cappella dove ci sono due ragazzi, distruggere tutto e rubare due collane, fate schifo. Dovevate rimanerci lì per terra, maledetti!». È questo è il grido disperato di una madre appena visto lo scempio che esseri spregevoli hanno compiuto nel luogo dove riposa il sonno eterno sua figlia. La madre è Mariangela Di Giorgio che tutti i giorni va a trovare, nel cimitero di Archi, sua figlia: Ilaria Di Biase, morta il 18 gennaio 2017 a Rigopiano in quell’hotel distrutto da una valanga insieme ad altri 28.

Ilaria aveva appena 22 anni e faceva la cuoca. Che cosa è stato rubato nella cappella nella quale riposa anche un giovane parente di Ilaria? Una collanina d’argento con angelo e una perla bianca che Mariangela aveva regalato alla figlia; una croce d’acciaio che le aveva donato un amico. Valore massimo 80 euro.

Tanta è l’amarezza che rimane. È la stessa mamma a raccontare i fatti sui quali indagano i carabinieri di Archi. «Vado tutti i giorni a trovare Ilaria, come non potrei. Alcuni giorni fa ho trovato la porta della cappella aperta e ho pensato che qualcuno inavvertitamente non l’avesse adeguatamente chiusa. Sono entrata e ho avuto un colpo al cuore: fiori per terra, suppellettili non al loro posto; immediatamente mi sono resa conto che erano stati portati via oggetti di poco valore economico ma con un grande senso affettivo. È come se si fossero aperte le ferite che mai saranno rimarginate e che sono lì, pronte a sanguinare nuovamente».
Ciò che ha provato questa mamma può essere solo immaginato perché, se rientrare in casa propria, dopo che dei ladri l’hanno messa a soqquadro, è un’esperienza destabilizzante, devastante (come dicono gli studiosi della psiche) è trovare la tomba di un proprio caro profanata. Sull’accaduto è stata presentata una denuncia contro ignoti ai carabinieri di Archi. Utile potrebbero essere le riprese di alcune telecamere ambientali. «A casa, la cameretta di Ilaria è rimasta così come lei la lasciò l'ultimo giorno che c'è stata, io», racconta mamma Mariangela, «entro e faccio solo la polvere; nulla deve essere spostato. Questo per dire di come mi sono sentita nel vedere che mani sconsiderate hanno devastato quella cappella, senza rispetto, senza pietà. Spero solo che chi ha compiuto questa nefandezza non sia di Archi e non conosca Ilaria; se così non fosse, sarebbe proprio una amara sconfitta».
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