Saldo Tarsu, spediti gli avvisi di pagamento

D’Ortona (ex Pdl): ma è specificato solo l’aumento dovuto allo Stato, non quello fissato dal Comune

LANCIANO. Stanno arrivando in questi giorni, nelle case dei contribuenti lancianesi, gli avvisi di pagamento per il saldo Tarsu. L’ultimo importo da pagare riguardo alla tassa dei rifiuti è composto, principalmente, dalla maggiorazione di 0,30 euro al metro quadro da versare direttamente allo Stato (la scadenza era fissata al 31 dicembre) e dalla quota calcolata sulla tariffa comunale, quest’ultima da versare entro il 31 gennaio.

Lo scorso 29 novembre, approvando il bilancio di previsione, il consiglio comunale, a maggioranza, ha stabilito di non applicare la Tares, la nuova tassa sui rifiuti, per il 2013 e di aumentare le tariffe della Tarsu per finanziare interamente i costi di gestione del servizio di raccolta e smaltimento del pattume, che sono pari a 4.777.000 euro. I rincari ammontano, in media, al 19% per i locali ad uso abitazione e al 33% per le altre tipologie. La tariffa per le case, ad esempio, è passata da 1,55 a 1,84 euro al metro quadro, quella per uffici, banche e studi professionali da 3,83 a 5,09, per i negozi da 3,68 a 4,89 euro al metro quadrato. Ma nella comunicazione che la Soget, la società incaricata della riscossione, sta inviando, i rincari deliberati dal Comune non vengono esplicitati, secondo il capogruppo di opposizione Manlio D’Ortona (ex Pdl). «L’anno delle tasse mostra ancora i suoi effetti ai cittadini, le decisioni della maggioranza nel consiglio comunale del 29 novembre prendono corpo e allungano le mani nelle tasche dei contribuenti lancianesi», afferma il consigliere di minoranza, «l’avviso di pagamento riporta due allegati: il modello F24 per il versamento allo Stato della maggiorazione di 0,30 euro al metro quadro e il bollettino per il versamento della Tarsu nelle casse comunali. Ma ciò che appare sconcertante è che la lettera di accompagnamento evidenzia in grassetto la maggiorazione dovuta allo Stato, sorvolando sugli aumenti decisi dal Comune. Un messaggio ingannevole che sembra quasi nascondere le decisioni della giunta e ratificate in consiglio», sostiene D’Ortona, che da contribuente e consigliere comunale ha scritto anche alla Soget per segnalare la cosa, «e che induce a pensare a un saldo sulla Tarsu indipendente dagli aumenti decisi a livello locale ma legato solo a scelte di governo».

La comunicazione, tuttavia, viene inviata dalla Soget e non dall’amministrazione comunale. «Un chiarimento è doveroso», insiste l’esponente dell’opposizione, «perché i cittadini sappiano chi ha deciso e che cosa». (s.so.)

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