Samuele, svelate le cause della morte del bimbo

Sant’Eusanio, l’autopsia: «Il piccolo di tre anni è rimasto senza respiro» Folla in lacrime ai funerali. La famiglia valuta il ricorso ad ulteriori accertamenti

SANT’EUSANIO DEL SANGRO. Se fosse possibile descrivere con due sole parole il funerale di Samuele Dante Cerrone, morto a 4 anni nell’ospedale di Lanciano, queste sarebbero: bianco e compostezza. Bianche le rose portate dagli alunni dell’Istituto comprensivo, bianchi i cento palloncini resi liberi nel cielo, bianche le corone, più bianca del solito la facciata della chiesa parrocchiale baciata da un sole pronto a declinare dietro la Maiella, bianca la piccola bara: un pugno nello stomaco difficile da assorbire. Con compostezza i parenti del piccolo Samuele hanno partecipato al dolore e l’esempio è stato dato per tutti dalla mamma Tiziana, dal papà Giuseppe e dalla sorella Vanessa: attoniti, sempre mano nella mano, quasi a voler dividere o sopportare meglio quel dolore.

Il bambino, che già aveva subito due interventi chirurgici all’addome (l’ultimo a Torino lo scorso luglio), è stato portato sabato mattina in ospedale, a Lanciano, perché accusava disturbi gastrointestinali. Inizialmente pare che l’emocromo e l’esame delle urine fossero nella norma. Domenica sera inizia la febbre alta e la notte, Samuele riposa male. Lunedì mattina la situzione precipita: il bambino è debole, presenta un rigonfiamento addominale che nuovi accertamenti diagnostici hanno attribuito ad una «dilatazione importante dello stomaco». Il quadro precipita velocemente tanto da richiedere il trasferimento d’urgenza alla Chirurgia pediatrica dell’ospedale di Pescara con l’elisoccorso. La mamma Tiziana aveva figlio in braccio quando ha visto che la testolina si è reclinata su un lato: è stata l’ultima volta che ha avuto tra le braccia suo figlio vivo. I medici lo prendono, cercano di trovare una vena, lo intubano, eseguono il massaggio cardiaco. Tra Samuele e i suoi genitori c’era una porta, prima lasciata semiaperta e poi chiusa: allora hanno capito che il punto di non ritorno era stato oltrepassato.

È stato lo stesso direttore della Pediatria, Valerio Flacco, a sollecitare l’autopsia con il consenso dei genitori, per conto dei quali, all’esame, hanno partecipato il medico legale Carmelo Frasti e l’avvocato Andrea Cerrone dello studio Silvio Rustignoli. L’esame autoptico ha evidenziato, secondo quanto riferisce una nota della Asl, «una gastrectasia - ovvero una dilatazione dello stomaco - di dimensioni notevoli che, molto probabilmente, ha creato una compressione e, quindi, una sofferenza a livello respiratorio e cardiocircolatorio, nonostante il bambino fosse intubato».

Ancora non è dato conoscere se i genitori hanno intenzione di incaricare un legale che accerti, con maggiori elementi, se si poteva fare qualche cosa per salvare il proprio figlio.

Ieri pomeriggio la piccola bara bianca ha attraversato, portata a mano, tutto corso Margherita. «Non è retorica nel dire che tutto il paese si è stretto attorno a questa famiglia così colpita negli affetti più cari, solo chi è genitore può capire», ha detto il sindaco Raffaele Verratti. In chiesa, il parroco don Antonio Santoleri, ha invitato a salire sul presbiterio, attorno all'altare, tanti bambini che hanno fatto da corona al loro piccolo amico che ha appena sfiorato la vita.

Matteo Del Nobile

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