San Vito, peculato in municipio condanna e processo

SAN VITO. È il Comune di San Vito ad essere parte offesa nell’udienza preliminare che ha visto imputati due dipendenti accusati di peculato. Si tratta di Adelmo Spineto, 63 anni di San Vito,...

SAN VITO. È il Comune di San Vito ad essere parte offesa nell’udienza preliminare che ha visto imputati due dipendenti accusati di peculato. Si tratta di Adelmo Spineto, 63 anni di San Vito, condannato a due anni di reclusione, pena sospesa, e Angelo Bianco, 56 anni, di San Vito, rinviato a giudizio per il 20 marzo. Secondo l’accusa Bianco si sarebbe appropriato di soldi, frutto di imposte comunali, che avrebbe versato a Spineto. Bianco, «in quanto responsabile del settore tributi e attività produttive del Comune e quindi pubblico ufficiale, avendo avuto per ragione del proprio ufficio la disponibilità di 10.969 euro quale ammontare degli importi riscossi come imposta comunale sulla pubblicità, diritti per il servizio delle pubbliche affissioni e canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche, se ne appropriava disponendone per fini propri e versandole a Spineto dopo un decorso temporale dai 3 ai 12 mesi». Il tutto tra il 2007 e il 2010.

Mentre per questa accusa Bianco sarà chiamato in giudizio il 20 marzo, per peculato e falso Spineto ha patteggiato dal Gup a pena di due anni.

Per l’accusa Spineto, quale responsabile dell’ufficio ragioneria e affari generali di San Vito,si sarebbe appropriato, tra 2003 e 2010, di 36.679 euro, frutto anche in questo caso della riscossione dell’imposta comunale sulla pubblicità, di diritti per il servizio delle pubbliche affissioni e di canone per l’occupazione di spazi e aree pubbliche. Per lui anche l’accusa di falso ideologico “per avere con più azioni consecutive del medesimo disegno criminoso, attestato falsamente il compimento di operazioni finanziarie e contabili relativamente alla riscossione delle imposte dei diritti e dei canoni. (t.d.r.)

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