Sasi, votato il bilancio Ma i sindaci litigano sui compensi al Cda

Società dell’acqua, il centrosinistra approva i conti del 2012 L’uscente Scutti ritira la candidatura: il voto tra 45 giorni

LANCIANO. Il bilancio in passivo di 366mila euro, approvato con i voti del centrosinistra; chiarimenti sulla fusione tra Isi e Sasi; nomina di presidente e Cda della Sasi che ha visto una spaccatura forte all’interno del centrosinistra sui compensi più che sui nomi. È andata avanti fino a tarda sera l’animata assemblea dei sindaci-soci della Sasi chiamati ieri a votare il bilancio d’esercizio 2012 e a rinnovare presidenza e Cda della società pubblica del servizio idrico. Un’assemblea preceduta da due riunioni: una del centrodestra e una del centrosinistra, a conferma dell’importanza, politica, dell’incontro. Ma, se quella del centrodestra è stata una riunione-lampo, quella del centrosinistra è stata animata e talmente lunga da far slittare l’inizio dell’assemblea di un’ora. Una durata eccessiva servita per ricucire le spaccature sulla riconferma, alla presidenza di Domenico Scutti e mettere tutti d’accordo sull’inserimento di Vincenzo Antonucci, presidente dell’Isi. Ma non è stata chiarita la questione dei compensi. Il centrodestra ha presentato la candidatura di Patrizio D’Ercole, ex presidente Isi che per 5 anni non ha presentato i bilanci in assemblea restando in carica nonostante la scadenza del mandato per altri due anni. Assieme ai nomi di Stelio Verna e Nicola Di Loreto. Ma il primo punto affrontato sono stati i conti 2012.

Il bilancio. Approvato senza problemi, con i voti del centrosinistra, e a velocità lampo il bilancio di esercizio 2012 che poteva contare per la prima volta sul parere, favorevole, di una società esterna di revisione contabile: la Ernst e Young. L’assemblea ha approvato uno strumento contabile che senza imposte era in attivo di 163.688 euro, mentre con le imposte che pesano per quasi 530mila euro, segna un passivo di 366.296 euro. L’anno scorso era in perdita di 419mila euro. «Tra i dati più significativi», ha spiegato Scutti, «c’è il recupero delle morosità: su 15.497 pratiche che pesano per oltre 10 milioni nel bilancio, la Sasi ha incassato oltre 5.400mila euro. Poi da segnalare gli investimenti per 3.934.000 euro. In tre anni della nostra gestione siamo arrivati a investimenti per oltre 8.500.000 euro mentre dal 2003 al 2009 il totale degli investimenti era di 1.800,000 euro». Un conto quindi in passivo approvato con 42 voti a favore, 2 contro (Fara San Martino e Civitella) e un astenuto (Lanciano). Prima delle nomine, c’è stata una parentesi sulla questione della fusione che dovrebbe essere fatta attraverso l’incorporazione della Isi nella Sasi. Ma l’assemblea ha rinviato la discussione.

Le nomine. Animi accesi sul Cda. Già a partire dalla modalità di voto tra palese o segreto. Per non parlare della proposta del sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe (Pd) di un Cda che dovrebbe lavorare solo con i rimborsi-spesa fino alla fusione da fare entro l’anno. Proposta appoggiata dal centrodestra ma che ha portato Scutti a ritirare la candidatura- nella lista Pd c’erano Scutti, che non si era riproposto, assieme ad Antonucci, presidente della Isi. Alla fine accolta la proposta del sindaco di Casalbordino, Remo Bello: nomine rinviate di 45 giorni.

Teresa Di Rocco

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