Schianto per un cinghiale? Paga la Regione

Il giudice: se la strada è senza cartelli di pericolo per la fauna selvatica, l’automobilista va risarcito

VASTO. Rammaricarsi ed esprimere la propria solidarietà alle vittime di incidenti causati dalla fauna selvatica non basta più.

La legge ha deciso che chi subisce danni deve essere risarcito dalla Regione. Il giudice del lavoro di Vasto, Lucia Anello, lo ha ribadito con la sentenza emessa due giorni fa.

La Regione Abruzzo dovrà risarcire G.D.F., automobilista di Cupello. L’uomo il 13 febbraio 2011, mentre tornava al casa percorrendo la Statale, finì fuori strada per colpa di un cinghiale sbucato all’improvviso da un terreno. Si salvò per miracolo. L’animale morì e la vettura di G.D.F., una Toyota, riportò danni seri. Il giudice Anello ha condannato la Regione a risarcire l’automobilista con 4.115 euro, più il pagamento degli interessi maturati e delle spese legali.

Grande la soddisfazione dei legali che hanno assistito G.D.F., gli avvocati Alessandra Di Iorio e Isabella Mugoni. «Non è stato semplice per il guidatore riuscire ad ottenere giustizia», rimarcano gli avvocati. Subito dopo l'incidente G.D.F. era stato soccorso dai carabinieri: ha dovuto dimostrare la sua condotta di guida corretta e la pericolosità del tratto stradale in cui era avvenuto l’incidente, il chilometro 505,900 della Statale 16, a nord dell’abitato di Vasto, oltre alla mancanza al momento del sinistro di cartelli che indicassero la situazione di pericolo determinata dal possibile passaggio di fauna selvatica (i cartelli sono stati apposti dopo il sinistro).

«È stato necessario condurre uno studio per dimostrare che i cinghiali quando si spostano o attraversano seguono sempre la stessa direttrice. Il cinghiale che attraversò la strada a G.D.F. era sbucato da un terreno dove spesso si ritrovavano gli ungulati. Lo abbiamo provato con uno studio delle impronte. Per giunta la strada era priva di guardrail», raccontano gli avvocati Di Iorio e Mugoni.

All’inizio l’automobilista ha citato in giudizio sia la Provincia e sia la Regione. «La legge però stabilisce che la Provincia deve risarcire se ha ricevuto dalla Regione una precisa delega in tal senso più i soldi necessari per farlo. La delega in questo caso non c’è mai stata. La Provincia è stata delegata a pagare solo i danni provocati all’agricoltura». (p.c.)

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