Sciopero dei lavoratori Consac Rifiuti nelle strade di 20 comuni del teatino

Amministrazione morose, sciopero degli 80 dipendenti proclamato dalla Uil-Tucs provinciale. L’immondizia rimarrà nei cassonetti dei centri aderenti al Consorzio comprensoriale dei rifiuti del Chietino

CHIETI. «E' uno sciopero per i lavoratori della Consac senza stipendio e ancor più senza prospettive occupazionali certe, ma pensiamo anche ai cittadini che pagano regolarmente la tassa sui rifiuti nei venti Comuni del Consorzio, cittadini a cui chiediamo di comprendere le nostre ragioni». A un giorno dallo sciopero di 24 ore dei circa 80 addetti della Consac che si asterranno dalla raccolta e trasporto dell'immondizia parla Mario Miccoli, segretario provinciale della Uil-Tucs che per domani ha proclamato la giornata di protesta con manifestazione pacifica sotto la prefettura. «E tra la gente», riprende Miccoli, «promuoveremo un a raccolta di firme per convincere i Comuni morosi, quelli che non corrispondono le quote al Consorzio dei rifiuti del Chietino, a versare puntualmente gli incassi della Tarsu per consentire al braccio operativo Consac un'attività serena e in sicurezza, visto che mancano all'appello due milioni di euro di cui già uno consentirebbe di ripianare il deficit aziendale. Se questo non sarà fatto», aggiunge l'esponente della Uil, «non esiteremo a denunciare alla procura i sindaci che non rispettano il patto consortile».

Tra i sindaci interviene Adamo Carulli (Pd). Il suo Comune, Roccamontepiano, è tra quelli in regola con il pagamento delle quote. «Riteniamo da una parte che non è opportuno subire l'interruzione del servizio per responsabilità non dovute dal nostro ente», spiega Carulli, «ma pensiamo che sia anche giusto impegnarsi per la soluzione del problema dei lavoratori, per cui esprimiamo la nostra solidarietà a tutti i dipendenti Consac».

Giuseppe D'Angelo, sindaco di Casacanditella dalla scorsa primavera, amministra uno dei Comuni della lista nera del Consorzio. «Una situazione che abbiamo ereditato», osserva, «ma che abbiamo tamponato con le quote richieste coprendo così almeno le spese per lo smaltimento alla discarica di Casoni». Da Casalincontrada, gruppo di opposizione all'amministrazione retta dal sindaco Concetta Di Luzio, presidente del Consorzio dei rifiuti del Chietino, Sergio Montanaro fa sapere che «saremo a fianco dei lavoratori in prefettura, ma è chiaro a questo punto che l'attuale dirigenza del Consorzio e il cda della Consac di nomina politica hanno fallito». Da Ari, tra i Comuni morosi, il capogruppo di Ari futura Marcello Salerno rivela che «l'amministrazione deve tuttora al Consorzio oltre 180mila euro, e per coprire le proprie inadempienze lancia accertamenti sulla Tarsu errati e costringe i cittadini a ricorsi e vie crucis nella burocrazia».

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