Scoperto il giro delle caraibiche

Arresti per prostituzione, un’ora di sesso a 350 euro. C’è anche una sfollata

ilcentro Extra - Il giornale in edicola
VASTO. Il sesso in riva al mare arrivava a costare 350 euro l’ora. Dalle ragazze, tutte belle e originarie di Santo Domingo (Caraibi), accorrevano in molti, anche facoltosi professionisti della “Vasto bene” e delle regioni vicine. I presunti organizzatori del giro da 60mila euro al mese sono stati arrestati per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e reclutamento di prostitute.

L’operazione è stata denominata “Sex and Money” e coordinata dal sostituto procuratore Irene Scordamaglia.
I nomi. A finire in carcere all’alba di ieri sono Damarys Corniel Perez, ritenuta la mente dell’organizzazione, 40 anni, domenicana con precedenti specifici, residente a Vasto; suo figlio Fabio junior Poche Corniel, 21, Cinthia Rachel Rodrigez Sacevedo, 20 e Cristina Gallina, 21, di Montebelluna (Treviso), residente all’Aquila.
Trenta le ragazze coinvolte nel giro. A rotazione accontentavano i clienti in sei appartamenti presi in affitto: quattro sulla riviera e due nel centro storico.

Gli avvisi.
«La domanda era fiorente, messaggi promozionali e numeri telefonici erano pubblicizzati sui principali quotidiani», dice il pm Scordamaglia. La scelta era ampia, ma a richiesta, il cliente poteva prenotare una ragazza “su misura” o chiedere oggetti e materiale di carattere pornografico. E il prezzo saliva.
«Non è stato semplice individuare le case d’appuntamento, va dato atto alla polizia di avere indagato con grande discrezione ed efficacia», sottolinea il magistrato.

L’indagine - partita dalle segnalazioni di alcuni cittadini - era stata avviata dal vice questore Cesare Ciammaichella nell’ottobre 2008. Per mesi il vice commissario Matteo Marzella e l’ispettore Torzi hanno controllato ogni movimento degli indagati. Poi la polizia ha fermato i primi clienti e avviato le intercettazioni telefoniche. «Proprio le intercettazioni si sono rivelate fondamentali per definire il quadro dell’attività e stabilire i ruoli», spiega il vice commissario Marzella.

La sfollata.
La polizia ha scoperto che la Rodrigez reclutava a richiesta le ragazze dall’isola caraibica di Santo Domingo. Molte giovani arrivavano invece dal Veneto, regione d’origine di Cristina Gallina, da anni trasferita all’Aquila. La donna, rimasta senza casa dopo il terremoto del 6 aprile, da tre mesi si era trasferita a Teramo, ma anche da “sfollata” avrebbe continuato a procacciare ragazze.
Dall’operazione è partita un’indagine dell’Ufficio emigrazione. Gli investigatori vogliono scoprire come venivano reclutate e trasferite in Italia le giovani donne ed eventuali fiancheggiatori dell’organizzazione.