La protesta sotto al Comune (foto di Andrea Milazzo)

CHIETI

Scuole chiuse per dissesto, sit-in sotto al Comune: studenti senza aule

Genitori, alunni e insegnanti riescono a incontrare sindaco e assessore: la soluzione unica è incerta, si prospetta uno "spezzatino" in altre sedi. Ferrara: "Per anni non è stata fatta alcuna manutenzione"

CHIETI. Sit-in di genitori, alunni e insegnanti con fischietti e cori sotto al Comune per chiedere una soluzione al problema delle aule dopo che a maggio scorso, a causa del dissesto idrogeologico, sono state chiuse la scuola primaria Corradi, la secondaria di primo grado Vicentini Della Porta e la materna di via Arenazze. Per  270 studenti si era così dovuta individuare una collocazione provvisoria fino al termine dell'anno scolastico. Ad oggi, come è emerso dall'incontro che il gruppo ha avuto con il sindaco Diego Ferrara, e l'assessore alla Pubblica istruzione Teresa Giammarino, la soluzione è stata individuata nei locali delle ex scuola paritaria delle Orsoline, che si trova nel centro storico: sede che tuttavia necessita a sua volta di lavori di ristrutturazione.

«Al momento abbiamo urgenza di capire se questa soluzione sia percorribile, in modo che i lavori possano iniziare per concludersi entro l'anno",  hanno detto sindaco e assessore dopo l'incontro con genitori, alunni e insegnanti. Fino ad allora i ragazzi possono essere ospitati nei locali del Comprensivo 1 in quattro aule della scuola Chiarini, in due aule alle Cesarii e in cinque della scuola Sant'Andrea. Un "piano spezzatino" che prevede anche la primaria Corradi in parte alla primaria di via dei Frentani o via per Francavilla, in parte in via Masci e la materna di via Arenazze in via Masci a Madonna del Freddo, come stabilito con le dirigenti scolastiche interessate in una precedente riunione operativa.

"Questo è lo stato dell'arte, da parte nostra non c'è disfattismo o indifferenza", hanno aggiunto sindaco e assessore: "Stiamo facendo il possibile per assicurare un diritto, quello allo studio e farlo dignitosamente e altrettanto per governare un patrimonio su cui per anni, prima di noi, non è stata fatta alcuna manutenzione. Con i genitori dei ragazzi torneremo a riunirci fra qualche giorno, agevolando un confronto anche con le direzioni scolastiche, perché sull'ubicazione di classi e plessi da loro proposta il Comune non ha alcuna competenza».