Scutti resta presidente Sasi Scoppia il caos sul voto

L’assemblea dei sindaci conferma alla guida della società il tecnico voluto dal Pd Bagarre sulle modalità della elezione. L’Udc: «La lista Pdl presentata in ritardo»

LANCIANO. La conferma di Domenico Scutti come presidente, mentre come consiglieri sono stati eletti Brunella Tarantini, dipendente del Comune di Lanciano, e Patrizio D’Ercole, ex presidente dell’Isi, la società proprietaria delle reti idriche. Alla terza assemblea dei sindaci-soci della Sasi, ieri sera a Palazzo degli studi, centrodestra e centrosinistra sono riusciti a eleggere presidente e consiglio di amministrazione della società che gestisce il servizio idrico integrato. Ma non in modo agevole.

Accordi e riunioni tra centrodestra e centrosinistra si sono susseguiti dal 29 luglio scorso, giorno della prima assemblea convocata per rinnovare i vertici Sasi; sono poi continuati alla fine di settembre nella seconda assemblea e si sono conclusi ieri, prima della riunione cominciata, ancora una volta, con un’ora e mezzo di ritardo. Ma l’intesa era chiusa con un nulla di fatto. L’auspicato accordo per arrivare a una lista unica si è infranto sulle modalità di voto. La Regione nei giorni scorsi aveva indicato ai sindaci le procedure da seguire per l’elezione: seguire la spending review e votare un presidente esterno, che poteva percepire compensi e un Cda formato da funzionari comunali, che non prendono soldi per l’incarico. Favorevoli alla procedura Udc e centrosinistra; contro il centrodestra. Da qui la spaccatura e la formazione di ben tre liste: la prima dell’Udc con Vincenzo Palmerio, membro del Cda uscente, Enzo Menna ed Egidio Iezzi. La lista numero due, del centrosinistra, con Domenico Scutti, Brunella Tarantini e Marcello Vincenzo. La lista numero tre del Pdl con Patrizio D’Ercole, Antonio Remossi e Silvia Torricella. Lista quest’ultima, contestata dall’Udc perché presentata fuori tempo massimo, dopo i dieci minuti di sospensione concessi da Scutti per formare le candidature. Osservazione ignorata dagli altri sindaci.

Si passa alla prima votazione che restringe a due le liste, facendo fuori l’Udc. Poi alla seconda votazione 37 preferenze vanno alla lista di centrosinistra e 18 a quella di centrodestra che piazza così un suo candidato nel Cda. Scutti è nominato presidente con 42 quote, poi la Tarantini entra nel Cda con 21, 5 quote, assieme al componente del Pdl, Patrizio D’Ercole con 19 quote. Ma qui si apre un problema sull’eleggibilità di D’Ercole, ex presidente dell’Isi, che non è dipendente comunale, requisito invece che chiedeva la Regione ma sarebbe pronto a lavorare gratis, conformemente alla spending review. Sarà domani l’Ato a decidere se D’Ercole resterà in carica o meno. In caso contrario al suo posto entrerebbe il secondo della lista Pdl, Antonio Remossi, funzionario del Comune di Castel Frentano.

Eletto all’unanimità il collegio dei revisori: presidente Francesca Simone, poi Guido Berardi e Simone Fontana.

Teresa Di Rocco

©RIPRODUZIONE RISERVATA