Sel avverte la nuova giunta «Basta balletti di poltrone»

L’alleato del centrosinistra avvisa il sindaco: niente cambi dopo le regionali “Con Bozza sindaco”: un giro di valzer. D’Ortona (Pdl): siamo su Scherzi a parte

LANCIANO. «Sel non ci starà a un nuovo balletto di poltrone». Ribadisce la fiducia al sindaco Mario Pupillo e alla giunta riconfermata, ma il circolo frentano del partito avverte: «Se qualcuno pensa che dopo le elezioni regionali possa cambiare qualcosa, questo accadrà senza di noi». Sel conferma che le avvisaglie di una verifica di giunta erano nell’aria da dicembre. «Il sindaco ha fatto una serie di incontri per capire come stava andando l’amministrazione», dice il coordinatore cittadino, Gianni Antonacci, «per noi l’azione andava potenziata, inserendo alcuni punti programmatici per il 2014, ma senza toccare la giunta e coinvolgendo i consiglieri comunali. Da questo punto di vista siamo soddisfatti, poiché quello che Sel auspicava dal primo giorno si è verificato. Ma il 26 maggio, per noi, non cambierà nulla». «Siamo soddisfatti che la crisi sia finita, non di come sia andata», rimarca il coordinatore provinciale, Alessandro Cianci, «Sel non ci starà a un nuovo balletto di poltrone. Pupillo ha fatto bene a confermare la giunta e a ristabilire che vengono prima gli obiettivi delle persone». Pronto a continuare il suo impegno l’assessore esterno Marcello D’Ovidio, rappresentante della sinistra, più volte tirato in ballo per la sostituzione: «Sono lieto di poter servire la cittadinanza fino a quando sarà utile».

Opposizione. Era rimasta in disparte aspettando che la maggioranza si crogiolasse nei suoi problemi ma, finita la crisi, l’opposizione torna all’attacco. «Dalla spartizione delle poltrone agli strapuntini», commentano i consiglieri Ermando Bozza, Eugenio D’Ovidio e Tonia Paolucci (Con Bozza sindaco), «la scelta del sindaco si è rivelata un bel “giro di valzer” a cui è davvero difficile dare una spiegazione. Progetto Lanciano attacca l’amministrazione sulle tasse e i consiglieri Davide Caporale e Gabriele Di Bucchianico chiedono l’azzeramento della giunta, tutti paventando l’uscita dalla maggioranza. Il sindaco cede alle pressioni ma poi riconferma la giunta “accontentando” i consiglieri con deleghe che non potranno portare altro che ulteriori ostacoli alla celerità dell’azione amministrativa. Chi ha sollevato seri problemi alla propria amministrazione, dia logica conseguenza alla levata di scudi». «Sembra di stare su “Scherzi a parte”», rincara Manlio D’Ortona (ex Pdl), «la campagna elettorale per le regionali prevale sulle motivazioni della crisi, nettamente rispetto ai numerosi problemi cittadini mai risolti e ancora sul tavolo. Il programma di governo rimane lo stesso, nessuna modifica o attività di rilancio, come non ci sono atti imminenti sulle tasse. E il cronoprogramma consegnato agli assessori suona come una difesa del proprio ruolo di sindaco, in questi mesi indebolito e vuotato da una parte della maggioranza. La crisi aperta e chiusa senza cambiamenti di programmi, nomi e deleghe, non ha risposto ai bisogni della città».

Casapound. «Basta con il teatrino della politica, Pupillo si dimetta», è l’invito di Casapound al primo cittadino. «Ci eravamo illusi che il gesto di uscire dalla maggioranza compiuto da Progetto Lanciano rappresentasse una scelta coraggiosa contro le ultime mosse del sindaco», afferma il responsabile Nico Barone, «come la scelta di portare al massimo consentito l’aliquota Imu. Ma si trattava solo di una forma di mimetismo politico. Pupillo ridia la parola agli elettori».

Stefania Sorge

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