Settecento firme-caffè in difesa dell’ospedale

Atessa, procede l’iniziativa della bevanda gratis a chi sottoscrive la petizione contro i tagli nei reparti

ATESSA. La mobilizzazione per la salvaguardia dell’ospedale San Camillo di Atessa non solo va avanti ma scavalca i confini cittadini, segno di un territorio che riconosce quando è il momento di abbandonare i campanilismi e dedicarsi al bene comune. Con questo spirito sono state raccolte a Castiglione Messere Marino ben 100 firme e altre petizioni sono in atto a Paglieta, Tornareccio e Montazzoli. Le firme saranno allegate alla delibera del consiglio comunale di Atessa nella quale si chiede al governatore della Regione, Luciano D’Alfonso, e all’assessore regionale alla sanità, Silvio Paolucci, di impegnarsi contro la chiusura o ulteriore ridimensionamento del San Camillo.

Ad Atessa sono state raccolte più di cinquecento firme e l’iniziativa è stata ideata da un comitato spontaneo di cittadini: Federico Fioriti, Nino Pizzi, Luigi Marcolongo, Vincenzo Cimone, Gianpaolo Di Vincenzo, Ilario Codagnone, Luigi La Farciola, Vladimiro D’Arco e Pasqualino Sciorilli Borrelli, che con una trovata l’ha resa una novità assoluta: a ogni firmatario è offerto un caffè.

L’ultimo affronto al San Camillo è stata la chiusura dal 1° luglio al 15 agosto, periodo nel quale già erano programmati 250 interventi chirurgici, per permettere la turnazione feriale negli altri ospedali, dei reparti di Chirurgia e Ortopedia. La delibera è stata sottoscritta da FI, Udc, Mau, Pd e Fn (queste ultime due forze non presenti in consiglio). Le prossime raccolte firme c’è domani dalle 9 alle 13 in piazza Oberdan e domenica 27 luglio, dalle 9 alle 13, in piazza Abruzzo.

Che sia un’idea condivisa lo dimostra anche come è sostenuta economicamente: i primi trenta caffè sono offerti dai bar e gli altri sono pagati con offerte dei cittadini e degli esercizi commerciali del paese. All’iniziativa hanno aderito tutti i bar del centro storico.

Matteo Del Nobile

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