Montazzoli

Si assentano dal Consiglio in due rischiano il posto

MONTAZZOLI. Per essere stati assenti in tre sedute consecutive del consiglio comunale, il sindaco ha avviato contro di loro il procedimento di decadenza dalla carica elettiva. “Vittime” dell’iniziativ...

MONTAZZOLI. Per essere stati assenti in tre sedute consecutive del consiglio comunale, il sindaco ha avviato contro di loro il procedimento di decadenza dalla carica elettiva. “Vittime” dell’iniziativa del primo cittadino di Montazzoli, Ercole Del Negro, i consiglieri Tiziana Del Roio e Rosa Di Nizo, che avevano espressamente chiesto al sindaco di non convocare le assemblee civiche in giorni e orari ritenuti proibitivi per impegni di lavoro e per la mobilità invernale, visto che le due esponenti della minoranza abitano rispettivamente ad Atessa e a Lanciano.

«Il sindaco strumentalizza in modo scorretto le nostre assenze», spiega la Del Roio, architetto, «oltre agli impegni professionali, lavoro nell’Ufficio sisma e ricostruzione di un paese dell’Aquilano. La cosa è ben nota al sindaco e tutti i consiglieri sono stati informati della mia indisponibilità per il mercoledì. Ovviamente il presidente del consiglio comunale non è tenuto a convocare il consiglio secondo le mie comodità, ma neanche secondo le sue. Il consigliere Di Nizo vorrebbe evitare di viaggiare di notte d’inverno percorrendo le malridotte e pericolose strade di Montazzoli. Tutte queste esigenze», continua la Del Roio, «vengono sistematicamente ignorate e il consiglio continua a essere convocato alle 20,30-21».

I due consiglieri sono stati assenti nella seduta del 10 dicembre scorso, dove si affrontavano argomenti importanti. Il consiglio del 28 dicembre, invece, doveva trattare due proposte di convenzioni per gli impianti fotovoltaici, «ma la mattina dell’assemblea», riprende la Del Roio, «la documentazione ancora non era disponibile, Malgrado le diffide presentate dalla minoranza, il consiglio si è tenuto la sera stessa. L’ultimo consiglio del 16 gennaio aveva un solo punto all’ordine del giorno: l’approvazione di un regolamento. Ecco, l’approvazione di routine», sottolinea la Del Roio, «non può essere presa a pretesto per l’avvio di una procedura di revoca dalla carica di consigliere comunale. Le convocazioni “allegre” per un solo punto o due all’ordine del giorno anche analoghi, costano e dovrebbero essere razionalizzate per ottimizzare l’efficienza del consiglio comunale. Invece testimoniano ancora una volta che l’assemblea viene convocata a comodità del sindaco».

Le assenze dalle tre sedute sono state “giustificate” dai due consiglieri in questi giorni.

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