Si barrica in casa e ferisce due pompieri 

Blitz interforze nell’abitazione di un 52enne con problemi psichici. Vigile del fuoco accoltellato con 3 fendenti: prognosi di 40 giorni

SAN VITO CHIETINO. Dovevano sfondare la porta di casa per fermare quell’uomo che da giorni mostrava segni di squilibrio e doveva essere sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. I vigili del fuoco riescono nell'impresa, ma uno, il caposquadra Rocco Toracchio rimedia tre coltellate a un braccio, subisce un intervento chirurgico e ha 40 giorni di prognosi; l’altro, il vigile Leonardo Di Battista, riporta 10 punti di sutura a una mano. Notte di paura quella di venerdì alla Marina di San Vito in un’abitazione tra la statale 16 e il mare. Sotto casa di A.A., 52 anni, con problemi psichici, ci sono dalle 21 alle 23,30 agenti della polizia municipale, medici, 118, il sindaco Emiliano Bozzelli, il vice Roberto Nardone, poi i carabinieri di San Vito e della compagna di Ortona e i vigili del fuoco di Lanciano per provare ad aiutare l’uomo, in preda a momenti di follia. A.A. da giorni era seguito da vigili e carabinieri perché le sue condizioni mentali erano peggiorate. Da alcuni mesi aveva sospeso le cure, e la morte di una familiare ne aveva peggiorato la condizione, tanto da arrivare a dare fastidio ai cittadini. Da qui la decisione del sindaco Bozzelli, assieme al medico curante dell’uomo e a quello del Centro di igiene mentale Asl, di sottoporlo a trattamento sanitario.
Alle 21 agenti e sindaco sono vicino casa per dare esecuzione all’ordinanza ma il 52enne si barrica nell’appartamento. Urla, minacce, porte sbattute. Il caos. Inizia una lunga trattativa per cercare di calmarlo ed evitare che possa commettere gesti estremi. A.A. alterna sprazzi di lucidità all’irragionevolezza. È inutile e si chiede l’intervento dei vigili del fuoco che arrivano da Lanciano. Si chiude il gas, da alcune finestre si spruzza in casa spray urticante, ma l’uomo non demorde anzi, prende in mano un coltello da cucina con una lama di 30 centimetri. Ma le forze dell’ordine scoprono il coltello dopo che i vigili del fuoco aprono la porta e l’uomo si scaglia contro il caposquadra Toracchio che indossa elmo e tuta protettivi per evitare gli effetti dello spray, che però non lo salvano da tre fendenti che A.A. gli sferra colpendolo sul braccio che il vigile gira per proteggersi. I due cadono poi dal ballatoio per le scale. Interviene il vigile Di Battista che per prendere il coltello si taglia la mano. Rimedia 10 punti di sutura.
Toracchio viene portato a Chieti, dove subisce un intervento chirurgico d’urgenza e ha 40 giorni di prognosi. A lui arrivano manifestazioni di solidarietà da parte dei colleghi e del capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, Fabio Dattilo, che telefonata al comandante di Chieti Davide Martella. A.A., viene portato al Centro d'igiene mentale di Giulianova, a Lanciano non c’è posto. Dopo il rapporto dei carabinieri si attendono le disposizioni del procuratore capo Mirvana Di Serio. (t.d.r.)
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