Sicurezza, i vastesi chiedono il porto d’armi

Psicosi dei furti: con la raffica di abitazioni svaligiate i residenti interessati ad ottenere le pistole

VASTO. È psicosi dei furti in città. Così scatta l’offensiva dei cittadini contro i ladri. Come nel quartiere di Sant’Antonio Abate dove una donna ha messo in fuga con il lancio di sassi un uomo che cercava di entrare in casa. O come al quartiere San Paolo dove i ladri colpiscono a tutte le ore e la gente ha cominciato a fare le ronde.

Una settimana fa Teresa Di Santo ( Pd) ha testimoniato il terrore della madre che si è trovata davanti i ladri tornando da una funzione funebre. La casa della donna è stata devastata. Sabrina Bocchino, ex consigliere comunale del centrodestra, ha ricevuto invece la visita dei ladri di notte. La gang ha addormentato la sua famiglia portando via soldi, oro e la macchina. I cittadini hanno cominciato a riunirsi per trovare soluzioni. Un nutrito gruppo sarebbe intenzionato a presentare in commissariato la richiesta per ottenere il porto d'armi. A confermarlo è l’avvocato Angela Pennetta. «È così», afferma il legale. «Sono venute in studio diverse persone per chiedere quali sono le procedure da seguire per ottenere il porto d’armi. Alcuni hanno ricevuto la visita dei ladri, altri temono che possa toccare anche a loro. Posso testimoniare che quando accade è devastante», afferma la Pennetta che due anni fa ricevette a casa la visita della “banda della mola”. I ladri aprirono la cassaforte con una mola portando via i gioielli di famiglia e insozzando ovunque.

«La gente è sempre più povera. Non poter più uscire neppure per andare a messa per paura di non trovare più quel poco che si ha li spaventa. Ancora di più li spaventa il pensiero di avere avuto i ladri vicino al letto durante il sonno», spiega l’avvocato. «Io, ovviamente, mi sono limitata a riferire le procedure da seguire, quali sono gli elementi indispensabili per ottenere l’autorizzazione, quando è opportuno presentare la richiesta».

L’avvocato Pennetta prendendo come spunto l’articolo del Centro sui furti messi a segno i questi giorni in tutto il Chietino, dalle pagine di Facebook ha invitato il questore a trovare una soluzione a un problema che ha tolto il sonno a molti cittadini e cambiato le abitudini di vita della popolazione.

Lo scorso fine settimana Teresa Di Santo aveva invitato l’amministrazione comunale a prendere provvedimenti. San Salvo ci sta provando. Il sindaco Tiziana Magnacca ha redatto un progetto che prevede l’armamento dei vigili urbani. Gli agenti e il comandante Saverio Di Fiore hanno seguito corsi di preparazione dopo essere stati sottoposti a test psico-attitudinali e alle prove pratiche nel poligono di tiro di Lanciano. Gli esami sono stati superati. Presto tutti gli agenti saranno dotati di una pistola per proteggere meglio i cittadini e intervenire in caso di pericolo, in aiuto della popolazione. (p.c.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA