Sindaco e assessori si tagliano lo stipendio

Comune in deficit, dopo le indennità dei consiglieri ridotti anche i mensili della giunta

LANCIANO. Si naviga a vista a Palazzo di città per mancanza di fondi. Si fanno i conti con le erogazioni statali per pagare gli stipendi ai 260 dipendenti, si prorogano di 4 mesi i contratti in scadenza dei dirigenti e si cerca di capire come fare ad assumere personale. Le parole d'ordine sono sobrietà e riorganizzazione. E anche sindaco e assessori si tagliano lo stipendio del 10%.

Non si parla di dissesto, ma certo la situazione in Comune è difficile. Una volta approvato il bilancio consuntivo 2010 vengono fuori i problemi da affrontare nel bilancio di previsione 2011. E i tempi stringono. Tanto che il presidente del consiglio comunale, Donato Di Fonzo (Lanciano nel cuore) ha già previsto in settimana la riunione dei capigruppo per affrontare la questione del bilancio 2011 da portare in aula entro Ferragosto.

E intanto in Comune sono ore febbrili. Le prossime scommesse sono il Prg, che muoverà gli investimenti in città, e le erogazioni statali che permettono la gestione ordinaria delle casse comunali. Resta invece la mancanza di liquidità, che ingessa perfino gli stipendi ai circa 260 dipendenti comunali.

«L'ente cercherà di essere il più possibile virtuoso nei prossimi mesi», assicura l'assessore alle finanze, Valentino Di Campli (Pd), «stiamo tamponando le emergenze, ma anche cercando di riorganizzarci per evitare problemi in futuro». Intanto si è prorogato di 120 giorni il termine di scadenza dei contratti dei 6 dirigenti.

E un altro problema da affrontare con urgenza è la questione assunzioni: a causa dello sforamento del 7% dei limiti di legge sulle spese per il personale, attestate nel 2010 al 47%, il Comune non potrà assumere a nessun titolo né indire concorsi pubblici nei prossimi mesi.

E resta il nodo dei dirigenti. Il Comune fino allo scorso anno ne aveva 8, dopo il pensionamento di due manager ne sono rimasti 6 di cui uno solo di ruolo. Gli altri sono stati nominati direttamente dall'ex sindaco, Filippo Paolini (Pdl) senza concorso, attinti dal personale interno, e hanno contratti a termine. Un'eredità pesante in un Comune come Lanciano in cui, secondo alcune fonti sindacali, al massimo ci sarebbe bisogno di 4 figure dirigenziali. Soprattutto se in media ognuna di loro guadagna al netto circa 3.500 euro mensili.

Per capirci, al Comune di Milano Giuliano Pisapia ha ridotto il numero dei manager da 32 a 14. Ma con la sobrietà l'amministrazione Pupillo ha deciso di cominciare dalla politica e non dalla gestione. E' confermata la riduzione del 10% sullo stipendio degli assessori, mentre i gettoni di presenza dei consiglieri e lo stipendio del presidente del consiglio saranno decurtati del 20%.

«Diamo un segnale di austerità», precisa l'assessore Di Campli, «l'ente sta facendo il possibile per arginare le spese e sarà in grado di tornare in carreggiata».

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