Sosta a pagamento, dubbi sulla legittimità

Diverse le interpretazioni del codice. Riccardo (Idv): è abusivismo

CHIETI. La trasmissione satirica di Italia 1 "Le Iene" lancia dubbi sulla legittimità di molti parcheggi a pagamento disegnati nei Comuni della penisola. E Giampiero Riccardo, coordinatore regionale Giovani Idv, lancia l'allarme rosso sul capoluogo teatino. «A Chieti - denuncia Riccardo - è abusiva la maggior parte dei parcheggi a pagamento».

Donatella Di Giovanni non è d'accordo. La comandante della polizia municipale, codice della strada alla mano, ribatte. «Il codice parla di parcheggi in genere e non di parcheggi a pagamento come affermato dalle Iene. E poi basta che la carreggiata presenti le dimensioni minime di legge - spiega Di Giovanni - per essere in regola».

Un botta e risposta che parte dall'interpretazione dell'articolo 7, comma 6, del codice della strada che recita testualmente: «Le aree destinate al parcheggio devono essere ubicate fuori dalla carreggiata e comunque in modo che i veicoli parcheggiati non ostacolino lo scorrimento del traffico». Dettami che, secondo le Iene, non vengono rispettati in molte città.

Chieti non fa eccezione per l'esponente dell'Idv: «Stando a quanto impone il comma 6, un parcheggio per essere definito regolare e quindi a norma di legge deve essere ubicato fuori dalla carreggiata, cioè non tra un marciapiede e un altro, ma in aree esterne. Balza subito all'occhio che una gran parte delle aree di sosta a pagamento dislocate sulla rete stradale di Chieti sono di fatto abusive: via Principessa di Piemonte, viale IV Novembre, via Vernia, via Spaventa e viale Benedetto Croce allo scalo».

Il Comune, qualora le supposizioni di Riccardo fossero corrette, non potrebbe richiedere il pagamento di alcuna tariffa di sosta. E gli utenti multati potrebbero ottenere l'annullamento delle multe. Ma il comandante frena: «Il tratteggio dei parcheggi è frutto di apposite delibere comunali. E poi la carreggiata comprende anche i camminamenti pedonali. Inoltre se presenta una lunghezza minima di 3 metri e mezzo è in regola comunque». Una replica che non convince Riccardo che chiede l'intervento del sindaco.

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