Spara contro i «forconi» ma è solo polistirolo

Termoli, studentessa di Vasto colpita mentre distribuiva volantini insieme con il ragazzo operaio. Il vicequestore Santoli: scherzo di cattivo gusto

TERMOLI. Un "goliardico" e imprevisto fuori programma al presidio dei "forconi" viene interpretato come gesto intimidatorio e fa guadagnare a Termoli la cronaca nazionale. Un ragazzo si è divertito a sparare proiettili di polistirolo con una pistola giocattolo contro una studentessa vastese che distribuiva volantini. In città poco dopo si è sparsa la notizia che qualcuno aveva sparato ad una manifestante. Il centralino della questura è andato in tilt.

«In realtà è stata una bravata», afferma il vice questore di Termoli, Maria Santoli. Il dirigente del commissariato molisano minimizza l'accaduto.

«É stato lo scherzo, indubbiamente di cattivo gusto al quale la ragazza colpita dai pallini giocattolo ha risposto con una parolaccia, nulla di più», dice il dirigente della polizia. Il vice questore era presente al presidio con i suoi uomini. E con la polizia c'erano anche i carabinieri e la polizia municipale. Il "fattaccio" è accaduto alle 13,30 nei pressi della rotatoria del " Punto " a poca distanza dal casello della A14 in via Corsica. Quattro ragazzi , una ex commessa licenziata da pochi giorni che frequenta a Vasto un corso professionale, il fidanzato, un operaio di 23 anni in mobilità e altri due colleghi, fermavano le auto in transito e consegnavano loro dei volantini che inneggiavano al motto della rivoluzione francese, "Libertè, egualitè e fraternitè".

All'improvviso il passeggero di una vettura ha abbassato il finestrino e arrivato davanti ai quattro giovani ha puntato la pistola giocattolo contro la ragazza e le sparato alcune palline. Poi la vettura si è allontanata in direzione della statale 16. La studentessa indispettita ha mandato a quel paese lo sparatore e ha proseguito a distribuire volantini. Solo quando la manifestazione è terminata la ragazza ha riferito l'accaduto alle forze dell'ordine.

«Qualcuno evidentemente ha pensato ad un gesto intimidatorio. Nulla di tutto ciò», assicura Maria Santoli, «Le forze dell'ordine erano a due passi dalla ragazza. La pistola era un giocattolo e non un'arma ad aria compressa utilizzata nel soft-air. La ragazza colpita si è indispettita giudicando il gesto provocatorio e irriverente. Ma non è stata un'azione pericolosa».

La polizia indaga per scoprire comunque chi fosse al volante della vettura e chi si trovava con lui in auto al momento della "bravata". (p.c.)

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