Spettacoli estivi, ex giunta di Vasto nei guai: nove gli indagati

Abuso d’ufficio per l’ex sindaco Lapenna, sei ex assessori e un dirigente comunale. Truffa per un imprenditore

VASTO. Abuso in atti d’ufficio per sette ex amministratori comunali e un dirigente. Frode in pubbliche forniture e truffa per il titolare di una società specializzata nell’organizzazione di spettacoli musicali. Sono nove le persone indagate per le manifestazioni estive 2013, un pacchetto di eventi approvato a distanza di poche ore dalla presentazione ufficiale della proposta progettuale da parte di un privato e con un affidamento diretto, cioè senza gara d’appalto nonostante l’importo elevato (170mila euro a fronte di un tetto previsto per le forniture pubbliche di 40mila euro). L’avviso di conclusione delle indagini preliminari da parte della Procura di Vasto è stato notificato all’ex sindaco Luciano Lapenna e ai componenti della giunta dell’epoca, cioè Vincenzo Sputore, Lina Marchesani, Nicola Tiberio, Mario Olivieri, Anna Suriani e Luigi Masciulli. All’appello manca solo Marco Marra che non era presente alla seduta dell’esecutivo durante la quale venne deliberato il provvedimento.

Sia Lapenna che gli ex assessori sono indagati per abuso in atti d’ufficio in concorso tra di loro per aver violato il codice dei contratti «omettendo la procedura volta ad individuare almeno cinque candidati per la valutazione di altre proposte progettuali». Stessa contestazione per l’architetto Michele D’Annunzio, dirigente comunale proponente e firmatario delle determine aventi per oggetto le manifestazioni turistico-culturali. Di frode in pubbliche forniture e di truffa deve rispondere, invece, Nando Miscione, titolare dell’agenzia Muzac, che dai provvedimenti della giunta targata Lapenna, avrebbe ottenuto, secondo il procuratore capo Giampietro Di Florio, «un ingiusto vantaggio patrimoniale».

L’inchiesta, scattata in seguito alla denuncia di Stefano Comparelli, promoter di servizi turistici, ruota intorno ad una delibera della giunta comunale con cui venne stanziata la somma di 170mila euro per finanziare una serie di spettacoli musicali. Con lo stesso provvedimento, che risale al 1° luglio 2013, venne stabilita l’erogazione di un acconto pari al 70% della somma preventivata ad inizio delle manifestazioni estive, rinviando il saldo alla chiusura del calendario. Nel mirino degli inquirenti è finita la proposta progettuale presentata dalla società Muzac, acquisita agli atti del Comune il 1° luglio 2013, cioè lo stesso giorno in cui la giunta guidata dall’ex sindaco Lapenna si riunì per deliberarne l’approvazione.

In prima battuta l’inchiesta -che all’inizio contava solo due indagati- si chiuse con una richiesta di archiviazione avanzata dall’ex pm Giancarlo Ciani prima del suo trasferimento a Chieti, a cui si oppose il denunciante con una serie di argomentazioni. Comparelli chiese, tramite il suo legale, un supplemento di indagini accordato dal gup Anna Rosa Capuozzo. Il giudice diede due mesi di tempo alla Procura per approfondire alcuni elementi. Gli indagati hanno ora a disposizione 20 giorni per presentare memorie o richieste scritte al pubblico ministero, produrre documenti, avvalersi delle indagini difensive e chiedere di essere sottoposti ad interrogatorio.

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