elezioni politiche

Spuntano i candidati Lapenna e Pollutri tra le pedine del Pd

VASTO. Un esercito di aspiranti candidati. Sarebbero almeno cinquanta in provincia di Chieti le persone interessate a scendere in pista per le elezioni politiche, ma la scelta dei candidati da...

VASTO. Un esercito di aspiranti candidati. Sarebbero almeno cinquanta in provincia di Chieti le persone interessate a scendere in pista per le elezioni politiche, ma la scelta dei candidati da mettere in campo per il Pd sarà fatta attraverso lo strumento delle primarie che si terranno il 29 e il 30 dicembre.

Di nomi ne circolano diversi anche a Vasto. Alle voci che si sentono da tempo se ne sono aggiunte altre in queste ultime ore. Nei mesi scorsi si era parlato con insistenza di una candidatura del sindaco, Luciano Lapenna, la cui strada al Parlamento potrebbe essere sbarrata dalle regole imposte dalla segreteria nazionale del partito di Bersani che pone il veto ai primi cittadini dei comuni al di sopra dei 20 mila abitanti che hanno fatto solo metà mandato. Lapenna è stato riconfermato alla guida della città nel 2011. Una sua eventuale candidatura alle politiche costringerebbe la città a tornare al voto dopo appena un anno di amministrazione. Circostanza che non viene vista di buon occhio nè dalle forze politiche della coalizione, nè dai suoi competitor.

Sembra avere più chanche Angelo Pollutri. Il sindaco di Cupello si sta avviando verso la fine del suo secondo mandato. Nel comune collinare (4.900 abitanti) si vota nel 2014 e le sue eventuali dimissioni determinerebbe un ritorno anticipato alle urne di un anno rispetto alla scadenza naturale. L’interessato non si sbottona, ma non smentisce di pensare a diverse collocazioni future non potendo più candidarsi per le elezioni amministrative. «Siamo in una fase organizzativa», si limita a dire Pollutri, «non si conoscono nè le condizioni, nè le regole. Bisogna aspettare lunedì. Un’eventuale candidatura va soppesata».

Un’attesa che riguarda anche gli altri papabili. È il caso del consigliere comunale Domenico Molino, esponente vastese della corrente che fa capo al sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che l’ex assessore ha sostenuto con convinzione. La componente renziana dovrà essere rappresentata, resta da vedere se la scelta ricadrà su Molino o su Agostino Monteferrante, segretario del Pd di San Salvo. Tra i papabili spicca Federica Mariotti, figlia dell'ex deputato Arnaldo, oggi consigliere comunale d'opposizione.

«Se non si conoscono le regole si può dire tutto e il contrario di tutto», invita alla cautela Antonio Del Casale, coordinatore del Pd di Vasto, «lunedì sapremo con certezza chi si potrà candidare. Nel frattempo ho riunito il direttivo per analizzare il risultato delle primarie del 25 novembre».

Anche Sel sceglierà i candidati per la Camera e il Senato ricorrendo alla consultazione democratica. «Bisogna chiarire i dettagli organizzativi», spiega Sante Cianci, coordinatore del partito di Vendola, «ci sono varie tra cui quella di svolgere le primarie nello stesso luogo scelto dal Pd. Sarà una bella espressione di partecipazione popolare».

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA