Stabilimenti balneari, sequestrato il bando

Casalbordino: la Finanza in municipio dopo l’esposto-denuncia del capogruppo di minoranza

CASALBORDINO. Concessioni per gli stabilimenti balneari: la guardia di finanza ha sequestrato nel Comune di Casalbordino i documenti sul bando per gli spazi demaniali marittimi predisposto dall’ente.

I militari della Finanza hanno effettuato una doppia visita in municipio. Probabilmente l’attività investigativa è stata messa in moto da un esposto-denuncia presentato alla Procura del tribunale di Vasto e per conoscenza anche al prefetto, dal consigliere di minoranza Luigi Di Cocco, capogruppo della lista civica “Vivi Casalbordino” ed esponente del Pdl, lo scorso 27 marzo.

Nella circostanziata denuncia il consigliere Di Cocco ha evidenziato alcune ipotesi di illegittimità degli atti relativi alla seduta del consiglio comunale del 7 dicembre 2012. Al punto 6 degli argomenti in discussione c’era la “Rivisitazione del piano demaniale comunale marittimo-indirizzi di massima-determinazioni-proposta del sindaco”. Secondo Di Cocco «nella proposta di delibera portata in discussione si è ravvisato il tentativo, poi votato dalla sola maggioranza, di stabilire termini ristretti per i concessionari, ai fini della realizzazione delle strutture ricettive, non previste né menzionate nel bando di gara, e ciò al solo fine di agevolare una ditta non aggiudicataria dell’assegnazione delle concessioni previste. Tra i titolari della stessa ditta si trovano il figlio di un consigliere di maggioranza e un consigliere della stessa maggioranza, nonché capogruppo della forza politica che ha espresso il sindaco. Si tratterebbe» aggiunge Di Cocco nell’esposto, «di un grave atto di abuso della giunta. A ciò si aggiunga che il Tar Abruzzo, sezione di Pescara, con una recente ordinanza dello scorso 9 maggio, ha deciso per l’annullamento “previa sospensione dell’efficacia” della deliberazione numero 56 del 7 dicembre 2012 con il quale il consiglio comunale di Casalbordino ha scelto di rivedere il piano demaniale comunale marittimo, nonché di ogni atto presupposto, connesso e conseguenziale».

Nei giorni scorsi, infatti, il Tar aveva disposto la sospensiva delle modifiche al piano demaniale marittimo decise dalla giunta. Il sostanza, secondo i giudici amministrativi, il Comune non poteva incidere con effetto retroattivo sulle concessioni date dalla precedente amministrazione. La durata delle concessioni da annuale è diventata stagionale. I balneatori pur avendo pagato la concessione annuale avrebbero dovuto rimuovere le strutture. Il Comune ha fatto sapere anche che la delibera imponeva l’ultimazione delle strutture entro l’estate 2013. In caso contrario sarebbero decadute.

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