Stadio, corsa contro il tempo per il campionato del Chieti

Di Paolo (Gruppo misto) attacca l’assessore Russo: campo inadeguato per l’inizio della stagione calcistica del Chieti

CHIETI. Erba alta venti centimetri, campo da gioco pieno di buche in prossimità dei rubinetti di irrigazione e primi impegni ufficiali della stagione calcistica che incombono con il rischio concreto di doverli giocare altrove.

Come se non bastasse il Comune ha interrotto il rapporto con la società che fino a giugno ha curato i lavori di manutenzione. Il prato dello stadio Guido Angelini, casa della Chieti calcio, è nel degrado più assoluto.

La denuncia arriva dal consigliere del Gruppo misto Marco Di Paolo che punta il dito contro l’assessore allo sport Marco Russo. «Non c’è programmazione e la squadra di calcio della nostra città a questo punto» afferma Di Paolo «potrebbe avere seri problemi per l’avvio della stagione agonistica». Secca la replica dell’assessore Russo. «Ho preso un impegno personale con la società e risolverò» assicura Russo «i problemi del manto dell’Angelini». Che, più che uno stadio, assomiglia ad un cantiere a cielo aperto. Questo perché sono ancora in corso una serie di lavori di adeguamento alle normative federali appaltati dal Comune alla ditta Coged srl per un importo che sfiora i 100 mila euro. Nello specifico bisogna collocare, ai bordi del rettangolo da gioco, moderne panchine interrate mentre è in corso l’eliminazione sia dei cordoli in cemento posti dietro le porte del campo di calcio che delle interferenze con il settore salti e lanci della vicina pista di atletica. Il termine ultimo di chiusura delle opere è fissato per fine agosto ma, nel frattempo, il prato dello stadio Angelini si è trasformato in una giungla. Le linee da gioco non sono più visibili e, soprattutto, l’erba non viene tagliata da settimane. Il 30 giugno, infatti, è scaduto il contratto con la ditta Gardenia che aveva preso in appalto la manutenzione ordinaria e straordinaria del tappeto verde dello stadio cittadino con un costo annuo per le casse di palazzo d’Achille di oltre 60 mila euro.

I soldi al momento non ci sono e il prato dell’Angelini è diventato una foresta. Eppure il 18 agosto, data in cui scatteranno le partite dei gironi di coppa Italia, è dietro l’angolo. «Rischiamo che il Chieti non possa giocare nel suo stadio. L’assessore Russo» attacca Di Paolo «doveva saperlo ma si naviga a vista».

Non è così per il delegato del sindaco Di Primio che ha già rassicurato la società calcistica ed oggi terrà un vertice con l’ufficio tecnico del Comune. «Risolveremo l’emergenza e poi» assicura «ratificheremo il contratto di gestione dello stadio Angelini con i vertici della Chieti calcio».

Jari Orsini

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