Stadio vietato per due tifosi

Rissa Chieti-Ascoli, scattano i primi provvedimenti anti-violenza

CHIETI. Un'estate bollente di scontri "calcistici" ben al di là delle ardenti temperature esterne. I disordini di contorno all'amichevole Chieti-Ascoli vanno a sommarsi alle intemperanze seguite a quella di Colledimezzo ed alla scazzottata di domenica notte a Popoli.

Non chiare le varie versioni sul contorno di Chieti-Ascoli, comunque l'ultima ricostruzione della Digos, che ha già emesso due Daso, (divieto di accedere alle manifestazioni sportive), un po' in controtendenza con quanto affermato nelle concitate fasi del dopopartita, individua il nucleo iniziale dei tafferugli in un episodio avvenuto prima della gara vicino alla stazione ferroviaria. Un gruppetto di tifosi ascolani, dopo aver consumato una pizza in un locale della zona, ha trovato il vetro dell'autovettura danneggiata, notando dei ragazzi che correvano via. Dopo un primo tentativo di inseguimento, finito nel travolgere rovinosamente, rompendola, la sedia di un bar, ed alla fine infruttuoso, è partita la chiamata col telefonino agli altri tifosi già nei pressi dello stadio, e da lì è partita la guerriglia.

L'attività investigativa della Digos sta proseguendo, e si stanno valutando anche le immagini registrate nei pressi dello stadio dalle telecamere a circuito chiuso.

Le forze dell'ordine devono ancora stabilire realmente di chi siano state le vere responsabilità.

Il presidente del Chieti Walter Bellia è amareggiato: «Io ero presente solo allo stadio e quindi non posso giudicare, ma al di là di qualsiasi tipo di provocazione resta il fatto che ho visto con i miei occhi i tifosi marchigiani arrivare con mazze da baseball ed altro. Ora non credo che chi è animato da intenzioni pacifiche si muova con un tale armamento. E mi sembra strano che tutto sia partito da un vetro di una macchina spaccato senza motivo. Comunque sia non è questo il mio concetto di calcio e questa cose le condanno fermamente da qualsiasi parte vengano. Resta l'amarezza perché avevo fatto grossi sforzi anche economici per organizzare una bella giornata di sport, una festa, ed avete visto come è andata a finire per colpa di pochi».

Inoltre la Digos a seguito di indagini in collaborazione con la polizia stradale di Pescara, ha denunciato per danneggiamento nell'area di servizio Alento est dell'A14 dopo l'amichevole di Colledimezzo di qualche tempo fa, cinque ultrà neroverdi per concorso in lesioni aggravate, di cui tre anche per violazione del Daspo (divieto di assistere a manifestazioni sportive), ed uno per uso di armi improprie. Pare che i cinque (di cui sono state fornite le iniziali. S.F., D.M.L, D.P.M, G.S., e L.A.) abbiano aggredito per futili motivi un addetto al rifornimento colpendolo con calci pugni e bastoni. E' stato già emesso un nuovo Daspo contro i cinque.

Il tutto si aggiunge alla rissa di Popoli dove domenica, al termine di un concerto un gruppetto locale è venuto alle mani con un altro di tifosi del Chieti, a causa di sfottò calcistici: alla fine in totale 7 persone denunciate e 5 finite in ospedale. Resta comunque l'interrogativo del perché i tifosi dell'Ascoli, nonostante fosse nota la prevendita di biglietti nei pressi della stazione ferroviaria, non fossero scortati dalle forze dell'ordine, come sempre avviene in questi casi, considerata la vecchia rivalità tra le due tifoserie.

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