Stamina, il papà di Noemi: “Funziona, ecco le prove. La sentenza sia rispettata”

Andre, padre della piccola di Guardiagrele malata di Sla per la quale i giudici hanno detto sì al metodo Stamina: “Le testimonianze dei genitori dei malati dimostrano che i miglioramenti ci sono e che gli effetti collaterali non ci sono. Siamo pronti a una nuova azione legale perché la sentenza sia rispettata”

GUARDIAGRELE. Oggi «chi non voleva vedere ha dovuto vedere per forza». Così Andrea, il papà di Noemi, la bimba di 18 mesi di Guardiagrele ( Chieti), affetta da Sma1, per la quale i giudici dell' Aquila hanno detto sì al metodo Stamina d'urgenza, commentando la conferenza stampa a Roma dei genitori pro-Stamina. «Nonostante questa conferenza - ha aggiunto il 26enne abruzzese - arrivano notizie per le quali l'assenza di Sofia è dovuto al fatto che la bimba si è sentita male per colpa di Stamina. Questo solo per infangare la nostra iniziativa».

«Oggi i video hanno mostrato chiaramente che i miglioramenti ci sono e che gli effetti collaterali non ci sono», ha proseguito Andrea che ha riferito di aver «invitato personalmente il ministro della Salute, Lorenzin (con la quale il giovane ha avuto un incontro a Chieti lo scorso 21 dicembre, ndr.) a questo incontro per un confronto con Villanova e Florio».

Andrea ha poi annunciato un nuovo ricorso ai giudici: «Metteremo in atto azioni legali per far rispettare la sentenza e contro l' atteggiamento ostativo degli Spedali di Brescia augurandoci che qualcosa cambi». lo scorso 11 dicembre i giudici dell' Aquila hanno obbligato la struttura bresciana a un' infusione d'urgenza di staminali già esistenti, quindi di donatori, col metodo Stamina Foundation. A oggi Noemi però risulta inserita nelle liste di attesa con tempi lunghissimi.

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