Cesarone: dal gennaio 2009 la società di gestione ha applicato un ticket superiore

«Strisce blu, tariffe sospette»

L'associazione dei consumatori: necessario fare una verifica delle delibere

ORTONA. Il movimento nazionale in difesa dei consumatori Acai-Consab chiede spiegazioni al Comune sulla vicenda delle tariffe per il parcheggio a pagamento (strisce blu) gestito dall'Aipa. Il segretario nazionale, Lorenzo Cesarone, presenterà un'istanza d'accesso agli atti del Comune di Ortona per verificare le delibere, le determinazioni dirigenziali e gli atti di gara. 

«Alla luce delle notizie sino ad oggi rese pubbliche», dice Cesarone, «se l'Aipa ha effettivamente applicato dal gennaio 2009 una tariffa oraria di sessanta centesimi di euro invece dei 50 dell'aggiudicazione, si sarebbe dinanzi ad un fatto gravissimo, giuridicamente rilevante e che necessariamente richiede l'intervento della magistratura per ogni accertamento di competenza a carico non solo della società concessionaria ma anche del dirigente comunale e del responsabile del procedimento relativo all'esecuzione del contratto pubblico con Aipa». 

La vicenda è stata sollevata qualche giorno fa dal consigliere comunale del gruppo misto e rappresentante della lista civica, «Città nostra», Franco Musa, che, controllando atti e delibere, ha notato che nel contratto stipulato tra Comune e Aipa la tariffa per un'ora di sosta è fissata in 50 centesimi mentre sarebbe stata applicata una tariffa di 60 centesimi. 

Il Comune, nel rispondere alle solleciitazioni di Musa, ha diffidato la società richiedendo la verifica di quanto è stato sottoposto all'attenzione dell'ente dal consigliere e concedendo all'Aipa quindici giorni di tempo (oramai ne sono trascorsi già sette, ndc) per far pervenire le proprie spiegazioni all'ente che non esclude di voler percorrere tutte le strade necessarie per tutelare sia i cittadini che l'ente stesso. 

Nella nota che il movimento consumatori invierà al Comune finalizzata all'accesso agli atti, Cesarone chiede anche un incontro urgente al sindaco, Nicola Fratino, per capire come il Comune, dopo gli accertamenti di rito, vorrà comportarsi nei confronti dei cittadini che, se verrebbe confermata l'ipotesi di Musa, avrebbero di fatto pagato più di quel che dovevano. 

«La Acai-Consab si costituirà parte civile per un ipotetico risarcimento qualora, in esito all'esposto alla procura della Repubblica che sarà formalizzato solo dopo la valutazione degli atti amministrativi e di gestione dell'appalto, la magistratura competente riterrà sussistenti e provati i fatti denunciati», continua Cesarone, «il movimento in difesa dei consumatori intanto è in possesso di una ricognizione fotografica della tariffa applicata di 60 centesimi e di alcune copie dei tagliandi del parcheggio. Il materiale è stato inviato all'associazione da una fonte anonima». (s.f.)

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