sfruttamento dei minori

Sulla riviera tornano i bambini-accattoni

VASTO. Una bambina di 5 anni, una sorella di 7 e poco più in là un’altra sorella adolescente. In tanti le hanno viste negli ultimi giorni sulla riviera. Chiedono qualche spicciolo o un gelato ai...

VASTO. Una bambina di 5 anni, una sorella di 7 e poco più in là un’altra sorella adolescente. In tanti le hanno viste negli ultimi giorni sulla riviera. Chiedono qualche spicciolo o un gelato ai turisti seduti ai tavoli. Tanti i coetanei che cercano di commuovere i clienti dei supermercati o i villeggianti sotto gli ombrelloni. Ed è difficile resistere a quegli sguardi e quelle manine tese. «Ma è sbagliato», afferma l’avvocato Angela Pennetta. «Questo è sfruttamento di minori è non può essere tollerato», dichiara l'avvocato sollecitando l’intervento delle autorità preposte e delle forze dell’ordine. «Non si può tollerare l'uso dei bambini per l’accattonaggio, anche perché la cronaca insegna che spesso i bambini vengono costretti a compiere anche altre azioni illegali».

Diversi i furti messi a segno dai baby ladri. La richiesta della penalista traduce il pensiero di molte famiglie esasperate dalla presenza dei baby-mendicanti nei parchi, davanti alle chiese e sulla spiaggia. «Con il freddo, l’afa, con la pioggia o il sole, tutti i giorni della settimana c’è uno di loro nel parcheggio del supermercato», raccontano i cittadini di via Dei Conti Ricci sollecitando l’intervento della questura. E le stesse richieste arrivano anche dai residenti degli altri comuni della riviera vastese.

I carabinieri di Torino di Sangro hanno già fatto qualche denuncia. Lo stesso la polizia municipale di San Salvo. I vastesi e i turisti che in questo periodo affollano la riviera istoniense chiedono che si cerchi un rimedio anche a Vasto. «Soprattutto per il bene di quei bambini», insiste l’avvocato Pennetta. (p.c.)

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