Sulle strade girano le ronde contro furti, rapine e scippi
Nasce un’associazione civica: la città divisa in zone per la vigilanza continua «Ci difendiamo in modo legale e pacifico, segnalazioni alle forze dell’ordine»
VASTO. “A proteggerci pensiamo noi”. È lo slogan coniato dal gruppo “Nuova alba”, formato dall’avvocato Angela Pennetta. Lo scopo dell’iniziativa è mettere un freno al dilagare di furti, scippi e rapine. In poche ore il gruppo ha raccolto centinaia di adesioni. Sono tutte persone che hanno deciso di provare a scoraggiare i ladri.
«Rinnoviamo la fiducia nella magistratura che negli ultimi mesi ha inferto un duro colpo alla criminalità. Tuttavia è evidente che ormai il numero di rappresentanti delle forze dell’ordine i città è talmente esiguo da non riuscire più a proteggere i suoi abitanti. Il sodalizio “Nuova alba” nasce per rendere Vasto più sicura e ridare la tranquillità ai vastesi e a noi stessi. La gente è sempre più spaventata. Lo dimostra anche il numero di richieste di adesione che ho ricevuto», annota l’avvocato Pennetta. «Da mesi ogni tentativo di proporre e suggerire all’amministrazione comunale strumenti utili a garantire sicurezza a Vasto è stato respinto. Fra qualche tempo dovrebbe arrivare la videosorveglianza, ma nel frattempo la città non può più subire passivamente quello che accade», insiste la Pennetta.
«Il sindaco Luciano Lapenna ha negato a lungo che Vasto avesse bisogno di maggiore sorveglianza e bocciato la proposta di costituire le ronde fatta dal centrodestra. Noi però abbiamo il diritto di difenderci in modo legale e pacifico ed è quello che faremo».
Il gruppo “Nuova alba” ha già avuto una prima riunione. Il sodalizio ha deciso di dividere la città in zone. Ogni zona sarà affidata ad un gruppo di volontari che terranno case e condomini sotto controllo. Di giorno e di notte. Gli unici strumenti di difesa saranno i cellulari e al calar del sole le torce. Del gruppo fanno parte diverse donne. «Io stessa ho intenzione di fare la sentinella della legalità nelle ore notturne, dalle 3 all’alba», dice l'avvocato Pennetta. «L’unico modo che abbiamo per difenderci è vigilare 24 ore su 24 su ciò che ci appartiene».
È evidente che eventuali presenze sospette o comportamenti inquietanti saranno immediatamente segnalati alle forze dell’ordine. «Deve essere chiaro: noi siamo contro le armi e la violenza in genere. Stigmatizziamo la giustizia sommaria. Non intendiamo attaccare. La nostra sarà una forma di difesa», ripete Pennetta.
Dopo il fine settimana sono previste nuove riunioni e il programma di vigilanza sarà meglio definito.
Paola Calvano
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