Super premio per il manager Asl

Cisl: bonus inopportuno a Zavattaro considerati i tagli al servizio sanitario

CHIETI. In arrivo l'indennità di risultato pari al 20 per cento dello stipendio dei primi 18 mesi anche per il manager della Asl di Chieti, Lanciano, Vasto Francesco Zavattaro.
Si tratta di un bonus, deliberato nei giorni scorsi, previsto dal contratto nazionale in seguito «alla valutazione positiva dei risultati di gestione aziendale» da parte della giunta regionale guidata da Gianni Chiodi «Non è un aumento dello stipendio», precisa Zavattaro, «ma l'applicazione del contratto con il superamento delle verifiche previste».

L'integrazione economica segue di sei mesi quanto deliberato per il direttore dell'Azienda sanitaria locale di Pescara, in quanto la verifica operata dalla giunta regionale si basa in primis sulla data della nomina dei singoli manager. «Legittimità indiscutibile, ma problema di carattere politico» è il parere della Cisl. «L'una tantum», commenta il segretario regionale della Cisl-medici, Luigi Leonzio, «è un aumento legittimato dalla legge in seguito a verifica. Bisognerebbe invece chiedersi se può considerarsi giusto in un momento difficile come quello attuale in cui si assiste a carenze nell'organico, tagli degli stipendi di molti operatori e liste di attesa nei reparti lunghissime».

Una sanità pubblica, dunque, che non riesce a contenere le esigenze di cure dei cittadini e che mette in discussione un diritto fondamentale dettato dalla Costituzione: quello alla salute.
Per Leonzio, dunque, al di là della legittimità dell'emolumento, la politica avrebbe dovuto pensare anche all'opportunità di sborsare quattrini per gratificare figure professionali che non se la passano così male da un punto di vista economico. «È tra l'altro un mistero» aggiunge Leonzio «riuscire a capire l'entità di uno stipendio mensile corrisposto a un manager della Asl».
L'entità del bonus, inoltre, è stata aumentata con una delibera del marzo 2010 al 20 per cento anziché del 10 per cento come previsto in precedenza.

Legittimando, quindi, i bonus previsti dai contratti. Secondo Leonzio, superato il problema di opportunità del bonus, l'attesa ora è per la delibera che confermi o meno i contratti triennali dei direttori generali delle aziende ospedaliere. E su questo versante la battaglia per conservare la poltrona si preannuncia senz'altro dura.

© RIPRODUZIONE RISERVATA