Tagli delle guardie mediche Il comitato ricorre al Tar

Il sindaco di Castiglione: «Il nuovo servizio penalizza il Medio e Alto Vastese Come si fanno a coprire comuni che distano tra loro anche 35 chilometri?»

CASTIGLIONE MESSER MARINO. Il comitato dei medici di guardia del Medio e Alto Vastese impugna davanti al Tar il decreto Chiodi e contesta i tagli. Il ricorso, che fa il paio con le iniziative annunciate dai sindaci di Celenza sul Trigno e Carunchio, sarà presentato domani ai giudici del tribunale amministrativo regionale. Il Comitato contesta le scelte del governatore della Regione, Gianni Chiodi, e rimarca l’impoverimento assistenziale e occupazionale provocato dal provvedimento. Un impoverimento confermato dal sindaco di Castiglione Messer Marino, Emilio di Lizia. «Così come è stato concepito, il decreto Chiodi del 27 agosto 2013 lascia interi territori scoperti», afferma Di Lizia. «Un medico dovrebbe coprire da Castiglione a Roccaspinalveti, che diatano 35 chilometri. Carunchio e Celenza resterebbero scoperte e il medico più vicino sarebbe a 26 chilometri. Le lacune potrebbero essere colmate istituendo un servizio 118 24 ore su 24 medicalizzato, come promesso dalla Asl, a Castiglione e a Gissi e un’auto medicalizzata a Celenza e Carunchio. In caso contrario il decreto rischia di provocare grossi problemi», afferma Di Lizia.

Chiodi ha sempre sostenuto di avere recepito le delibere delle Asl. Il rapporto di un medico per ogni 883 residenti a giudizio della Regione è decisamente meglio dello standard ottimale che dovrebbe essere di un medico ogni 3.500 abitanti. Secondo i medici, Chiodi in realtà, si sarebbe limitato a ridisegnare le guardie mediche in base agli ambiti territoriali senza tener conto nè delle esigenze dei singoli territori, nè delle reali indicazioni delle Asl. I medici, ma anche molti sindaci, non risparmiano frecciate ai sindaci che compongono il Comitato ristretto presieduto dal sindaco di Vasto, Luciano Lapenna. «Nel dover scegliere fra Palmoli, Carunchio e Celenza sul Trigno anzichè scegliere di salvare la sede di guardia medica più lontana al presidio ospedaliero di Vasto per offrire alla popolazione dell’entroterra maggiore garanzia di assistenza, il Comitato ha scelto la sede più vicina alla costa, Palmoli. È assurdo oltre che penalizzate per l’Alto Vastese», ha più volte rimarcato il sindaco di Celenza sul Trigno, Andrea Venosini.

I medici di guardia non si sono limitati a protestare. Hanno costituito un comitato, raccolto adesioni e redatto un documento che domani sarà presentato al Tar.

Paola Calvano

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