«Taglia sui teppisti? No, ma i residenti ci aiutino»

Bagni pubblici distrutti, il sindaco Lapenna replica ad Alinovi (Udeur)

VASTO. L'idea suggerita provocatoriamente al sindaco Luciano Lapenna (Pd) dal vice presidente del consiglio comunale, Riccardo Alinovi (Udeur) di istituire una taglia sui vandali che distruggono la città non ha raccolto molti consensi a Palazzo di città. Non piace al presidente del consiglio comunale, Giuseppe Forte, né agli assessori, ma soprattutto è ritenuta inopportuna dal primo cittadino.  «Vasto non è il Far west», dice Lapenna. «Il silenzio dei cittadini davanti agli atti di vandalismo dispiace e sconcerta. Ci sono persone che vedono e sentono ma non collaborano.

Al posto di una taglia io lancio un appello: vastesi, collaborate con l'amministrazione comunale. Il patrimonio pubblico è vostro. Chi lo distrugge impoverisce il Comune e crea un danno a voi, proprietari di quel bene. Chi assiste a uno scempio ha il dovere di avvertire il Comune segnalando l'autore. Solo realizzando una catena di sorveglianza è possibile combattere il crescendo di episodi delinquenziali. Il silenzio è complice dei teppisti», sostiene il sindaco appellandosi al senso civico. 

La proposta di Alinovi viene bocciata anche dall'opposizione di centrodestra. «La Costituzione non prevede l'istituzione di taglie. La proposta di Alinovi è quindi irrealizzabile», è l'opinione di Ethelwardo Sigismondi (Pdl). «Sono favorevole, invece, a stimolare il senso civico dei vastesi. Occorre partire dalle scuole, coinvolgendo i giovani. Va poi aumentata la vigilanza: è l'unico modo per contrastare qualsiasi forma di illegalità e garantire la sicurezza». (p.c.)

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