Taglio erbe: multe in agguato alla Marina

Ordinanza per la zona ai margini della pista ciclabile con le dune tutelate: sanzioni fino a 500 euro

VASTO. È consentito solo rendere agibile il passaggio pedonale, ma è espressamente vietato l’alterazione dello stato dei luoghi. Disciplina il taglio a raso della vegetazione erbosa ai margini della pista ciclabile di Vasto Marina, l’ordinanza del sindaco Luciano Lapenna che prevede sanzioni amministrative da 100 a 500 euro per chi non rispetta il provvedimento. Per chi invece si rende responsabile della manomissione dell’ambiente dunale, circostanza che si è verificata spesso negli anni passati, scatta il reato penale.

Sono diversi i procedimenti penali pendenti nel tribunale di Vasto che vedono il Comune costituirsi parte civile contro imprenditori ed operatori turistici rinviati a giudizio per aver manomesso lo stato dei luoghi, spesso con l’utilizzo di mezzi meccanici.

«Le sanzioni penali e amministrative che scattano in seguito a condotte illecite possono essere evitate con pochi e semplici accorgimenti», spiega il primo cittadino, «basta attenersi all’ordinanza emanata nel 2012 e concordare preventivamente con le autorità locali le modalità di sfalcio dell’erba».

Tanta attenzione è più che doverosa se si considera che la pista ciclabile costeggia la riserva naturale di Vasto marina e un Sito di interesse comunitario (Sic). Si tratta di un rarissimo habitat tutelato da leggi nazionali e comunitarie. Gli interventi consentiti sono, quindi, il taglio della sola vegetazione erbosa, sia ai margini della pista, per una larghezza massima di due metri lato mare e fino ai confini delle recinzioni laterali dal lato opposto (area esterna alla Riserva), sia ai margini dei sentieri e passaggi di accesso all’arenile preesistenti alla istituzione della riserva, per una larghezza massima di un metro per ogni lato, in modo da rendere agibile il passaggio pedonale. Tutto questo per consentire l’accesso in sicurezza delle persone mediante un taglio limitato e proporzionato della vegetazione erbosa spontanea, sia per ridurre il rischio di immediata propagazione di eventuali incendi, sia per consentire una maggiore visibilità e tenuto conto della presenza di numerose strutture ricettive e turistiche e di complessi residenziali posti ai margini dell’area della Riserva, con relativi sentieri e passaggi di accesso all’arenile. In Comune spiegano anche che gli interventi in deroga dovranno essere preventivamente comunicati da parte degli interessati (operatori turistici o amministratori condominiali, cosiddetti “frontisti”), al Comando polizia municipale, almeno due giorni prima dell’intervento, al numero telefonico 0873.309409.

Intanto è stato aggiornato all’11 luglio il processo a carico del titolare di una struttura ricettiva rinviato a giudizio per aver asportato la vegetazione dunale, sottoposta a tutela, utilizzando mezzi meccanici e alterando la bellezza naturale dei luoghi. Nel procedimento il Comune si è costituito parte civile dopo un’accesa battaglia legale che ha registrato una serie di eccezioni sulla legittimazione dell’ente, sollevate dall’avvocato Fiorenzo Cieri, difensore dell’operatore turistico. I fatti contestati dalla Procura risalgono al 30 maggio 2012 e sono avvenuti a ridosso della pista ciclabile di Vasto marina. I controlli della polizia municipale, che rimise un dettagliato rapporto alla magistratura corredato da foto, scattarono in seguito alla segnalazione di un ciclista. (a.b.)

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