Tangenti e molestie a Chieti, l'accusa: "Violenze su 8 neo-mamme"

La telecamera nascosta in studio inchioderebbe il primario Giuseppe Sabatino (ai domiciliari da lunedì) immortalando baci rubati e palpate durante le visite

CHIETI. Giovanna è una giovane donna in avanzato stato di gravidanza: «Il professor Sabatino, dopo aver congedato un’infermiera, si siede sul lettino e riprende a baciare la ragazza e a toccarle il seno, infilando questa volta anche una mano sotto la maglietta. La donna è scossa: comincia a piangere, lui continua a darle baci e le accosta l’altra mano sulle parti intime. «La giovane lo implora a bassa voce “Ti prego, ti prego basta, per favore basta”». Ma non fugge, né urla. Il primario di neonatologia le ha già detto che non gli deve nulla: la visita è gratuita.

Sono otto i casi choc di molestie sessuali (presunte), documentate da una telecamera nascosta dai carabinieri del Nas nello studio del professor Giuseppe Sabatino, 64 anni, primario e docente ordinario di neonatologia, agli arresti domiciliari da tre giorni per violenza sessuale su giovani madri di neonati e corruzione per aver promosso prodotti di due aziende, la Mellin e la Dicofarm, che sono comunque estranee alla vicenda.

Difeso dall’avvocato Andrea Di Lizio, Sabatino, che è detenuto nel suo villino quasi in centro a Chieti, sarà interrogato domani dal gip Paolo Di Geronimo. Su di lui pesa una montagna di accuse, in quaranta pagine di ordinanza, divise in due filoni. Quello scabroso racconta di otto casi che indignano, anche se sono tutti da dimostrare, l’ultimo dei quali si consuma il 18 giugno scorso. Scrive il giudice: «Dalla visione dei filmati emerge un elemento di essenziale importanza: oltre a baci, carezze lascive e toccamenti nelle zone erogene, vi è una particolare azione che il Sabatino pone in essere in maniera ricorrente. Introduce le sue dita nella bocca delle malcapitate pazienti, per simulare un rapporto sessuale di tipo orale». La prima a rivolgersi ai carabinieri è Maria (i nomi sono necessariamente di fantasia). È la zia di un neonato che chiede al professore di poter frequentare il reparto dov’è ricoverata la nipotina.

Sabatino l’accoglie nello studio ma le parla di un suo libro di poesie, poi però «chiede improvvisamente alla donna di dargli un bacio». Lei si rifiuta, lui «le afferra improvvisamente il mento e glielo dà», scrive l’accusa. Poi «Avendo compreso il disappunto della donna, le dice testualmente “Se ti trovo lì, ti faccio cacciare”».

La storia che segue è quella di Francesca, insidiata mentre allatta il suo bimbo. «La donna, che Sabatino ha già afferrata per un braccio, e poi dietro alla nuca, mentre le ripete infastidita “Basta per favore basta”, si allontana dicendogli che deve dare il latte al piccolo».

Ma lui, scrive sempre l’accusa, «le tocca il seno. Persevera ancora nei tentativi fino a che la giovane madre gli dice: “Basta, io mo’ esco e vado fuori”». Il professore non è violento, sostiene il giudice, ma promette visite gratuite, sfrutta il suo ruolo di primario e fa leva sulla preoccupazione di giovani madri per i figlioletti ricoverati. Alcune di queste, pur essendo state riprese con la telecamera, mentre la suocera veniva fatta aspettare fuori, non sono state ancora identificate.

Poi c’è il caso di un’infermiera che offre effusioni, facendosi toccare il seno, ma dà lo stop al prof, ammonendolo: «Il resto in un altro momento, quando avrò ottenuto ciò che voglio». Tant’è che il gip la definisce “Istigazione alla corruzione”.

Oppure, il caso della mamma “furbetta”, anche lei immortalata dalla telecamera, che ottiene «un palese favoritismo, accedendo immediatamente e senza lista d’attesa all’esame per il figlio» e che in cambio accetta l’invito del primario a «seguirlo in una zona non coperta dalla videoregistrazione dove la donna, sia pur visibilmente imbarazzata e riluttante, lo segue».

Infine, c’è il caso della mandibola storta: Sabatino parla con una giovane madre della sua asimmetria facendole aprire la bocca. Le ispeziona il cavo orale, chiedendole dei denti del giudizio. L’avvicina a sé e le mette il pollice in bocca e con la mano sinistra prende la testa della ragazza e la spinge verso di sé. “Non avere paura” le sussurra lui. Ma la ragazza sorride e si allontana.

Il giudice rivela che l’identità di questa (e di altre donne tutte riprese nei video) è ancora misteriosa ma conclude l’ordinanza choc, costata gli arresti domiciliari al docente e primario, con una frase altrettanto forte: «Risulta chiaramente che Sabatino sia totalmente incapace di controllare i propri istinti sessuali. Se lasciato libero può continuare a farlo».

Chi si riconosce nel racconto potrebbe sempre farsi avanti con gli inquirenti.

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