Tartufi, dalla Maiella parte la sfida della promozione 

Guardiagrele, otto associazioni abruzzesi si uniscono Scioli: «Così valorizziamo un’eccellenza del territorio»

GUARDIAGRELE. Con l’intento di far conoscere di più e meglio il mondo del tartufo si è costituito il Coordinamento associazioni tartufai regione Abruzzo: hanno già aderito 8 associazioni presenti nel territorio regionale. «Il sodalizio», spiega il dirigente dell’associazione Tartufai della Maiella di Guardiagrele Giovanni Scioli, «si ispira ai valori della tutela del patrimonio tartufigeno e alla sua valorizzazione e si propone l’obiettivo del riconoscimento del tartufo abruzzese, finora emarginato e per nulla valorizzato sui mercati nazionali».
Scioli ricorda che sul tema della valorizzazione del tartufo abruzzese è stato presentato già un piano di promozione da parte dell’associazione Tartufai della Maiella firmato dal suo presidente Ettore Cristini e dal presidente dell’associazione micologica Tartufai d’Abruzzo Fabio Cerretano, già presidente del Fnati nazionale. «La filosofia e il teorema che sono alla base di tutto il piano di sviluppo», spiega Scioli, «coincidono con la ferma consapevolezza che l’unica strategia possibile per poter valorizzare il tartufo regionale è quella di ampliare le conoscenze sui comparti che caratterizzano l’intera filiera. La qualità dei prodotti», continua Scioli, «trova nel legame tra le sue specifiche caratteristiche e il territorio di provenienza un importante punto di forza e di questo ne è anche testimonianza l’ampia e articolata letteratura sui sistemi produttivi locali, sui distretti e sulle reti territoriali di imprese. Il territorio», osserva l’esperto tartufaio, «agisce come segnale di qualità e il valore addizionale del prodotto dipende dal fatto che il consumatore acquista con esso anche la qualità ambientale e sociale. In base a queste considerazioni», conclude Scioli, «è importante per il prodotto abruzzese essere riconoscibile con un logo che ne attesti la qualità e la provenienza. Bisogna quindi avviare le procedure per la registrazione del marchio e attuare sul territorio una pubblicità/promozione che non rafforzi solo il legame con il territorio, ma lo valorizzi e lo renda attraente anche per il turismo».
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