Tassa sui turisti, si cambia «Aboliamola in inverno»

Accordo in commissione consiliare tra gli esponenti del centrosinistra Ma Barisano (Psi) si dissocia: va pagata sempre per migliorare i servizi

VASTO. Tutti d’accordo nella maggioranza sull’abolizione della tassa di soggiorno durante la bassa stagione, fatta eccezione per i socialisti.

Il distinguo è emerso durante la riunione della commissione consiliare presieduta da Elio Baccalà che ha discusso un emendamento del centrosinistra finalizzato alla modifica del regolamento sulla imposta. Contrario alla eliminazione del balzello durante i periodi di minor afflusso turistico è Gabriele Barisano, capogruppo consiliare del Psi.

«Non sono favorevole alla modifica del regolamento», attacca il socialista, «la tassa di soggiorno si deve pagare sempre, a maggior ragione durante la bassa stagione, periodo caratterizzato dalla presenza in città di dirigenti e top manager che vengono rimborsati dalle loro aziende. Non è un euro in più a pernottamento a fare la differenza, ma i servizi al turismo che devono essere garantiti e assicurati anche grazie agli introiti».

Barisano, che ha fatto verbalizzare il suo intervento, ritiene di non essere l’unico nella maggioranza a essere contrario alla modifica, dal momento che altri esponenti del centrosinistra si sono riservati il voto in aula. Così come hanno fatto le minoranze che si accingono a presentare un pacchetto di proposte. Insomma, non è detto che l’argomento incassi il via libera del consiglio comunale come sperano gli operatori del settore.

La proposta di eliminare il balzello era venuta fuori dal tavolo sul turismo che nelle scorse settimane ha esaminato i rendiconti mensili dell’imposta di soggiorno. I flussi mostrano una concentrazione nei mesi estivi con un introito preventivato per la casse municipali di circa 250mila euro, scaturito nel 78% dagli hotel, per il 18% dai campeggi e per il restante 4% dai B&B.

È stata soprattutto la Confesercenti a farsi portavoce delle richieste degli operatori turistici.

«Durante i mesi invernali il Comune incassa poche migliaia di euro», rilancia Simone Lembo, direttore della Confesercenti, «eliminare la tassa di soggiorno durante la bassa stagione, anche in virtù degli scarsi introiti registrati nei mesi di febbraio, marzo e aprile, avrebbe sicuramente un impatto importante sugli ospiti e andrebbe ad incentivare la destagionalizzazione».

L’imposta è entrata in vigore lo scorso febbraio. Le tariffe applicate ai turisti vanno da un minimo di un euro ad un massimo di due euro.

Anna Bontempo

©RIPRODUZIONE RISERVATA