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Telecamera contro i vicini: due a giudizio

TREGLIO. Finisce in tribunale, con l’accusa di stalking e con due rinvii a giudizio l’ennesima lite tra due famiglie vicine di casa che da anni non fanno altro che bisticciare. Questa volta un uomo...

TREGLIO. Finisce in tribunale, con l’accusa di stalking e con due rinvii a giudizio l’ennesima lite tra due famiglie vicine di casa che da anni non fanno altro che bisticciare.

Questa volta un uomo di 41 anni e uno di 67 di Treglio sono stati rinviati a giudizio, nel processo fissato al 16 aprile 2015 per «stalking in concorso perché, con condotte reiterate, molestavano i vicini di casa, una famiglia di tre persone, in modo tale da ingenerare nei medesimi un fondato timore per la propria incolumità e da costringerli a mutare abitudini di vita. In particolare», ha sostenuto l’accusa, ossia il sostituto procuratore Ruggiero Dicuonzo, «in più occasioni aggredivano fisicamente e verbalmente le parti offese anche in luogo pubblico e in presenza di più persone, minacciandoli di gravi ritorsioni e di rendere intollerabile il rapporto di vicinato. Installavano presso propria abitazione una telecamera puntandola però in direzione dell’abitazione dei vicini. Azionavano ripetutamente il dispositivo di chiamata installato sul citofono di pertinenza dell’abitazione delle vittime al solo fine di recare loro disturbo. Provocavano anche in orari di quiete rumori intollerabili avvalendosi di strumenti sonori e di bastoni e arnesi vari».

«I problemi vanno avanti da anni», evidenzia Andrea Cerrone, legale della famiglia offesa assieme all’avvocato Silvio Rustignoli, «i fatti contestati in particolare si riferiscono al periodo che va dal 2008 al settembre 2012».

Il processo che si aprirà il prossimo anno è solo l’ultimo di una dozzina di cause, la maggior parte penali, aperte tra le due famiglie. (t.d.r.)

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