Telespazio, protezione globale

Dal Fucino il controllo satellitare delle sedi strategiche.

AVEZZANO. Il centro spaziale del Fucino e i nuovi sistemi satellitari avranno un ruolo fondamentale nel campo della sicurezza delle infrastrutture critiche e dei centri strategici mondiali. E’ quanto emerso dal workshop «Space security, lo Spazio per la protezione delle fonti del valore» organizzato ieri a Telespazio.

L’incontro è stato organizzato dalla Fondazione «Space Academy», costituita da Thales Alenia Space, Università dell’Aquila e Telespazio. I lavori, presieduti dal presidente della Fondazione, Giorgio Dettori, sono stati aperti dai saluti del presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi.
L’incontro è servito ad evidenziare il potenziale offerto dai sistemi satellitari per la protezione delle infrastrutture critiche, ponendo le basi per la formazione avanzata, integrata e interdisciplinare nel campo della sicurezza. Un ruolo fondamentale in questo ambito sarà affidato al Centro spaziale del Fucino e al Programma Galileo, che porterà all’indipendenza dell’Europa dai due sistemi satellitari americani e russi.

E’ stata annunciata, inoltre, l’apertura entro l’anno del centro di controllo della costellazione satellitare Galileo. Ciò è stato possibile grazie a un accordo firmato a luglio tra Regione e Telespazio, società di Finmeccanica Thales, per la concessione in comodato d’uso di una struttura adiacente al Centro “Fanti” che ospiterà la sede del centro spaziale. L’iniziativa ha permesso di approfondire tre diverse prospettive: quella delle istituzioni, che definiscono i requisiti richiesti ai sistemi satellitari; quella delle industrie, che li sviluppano e li realizzano; quella degli operatori della sicurezza, che agiscono sul campo.

Si è parlato anche di strategie, metodologie e tecnologie in grado di garantire lo sviluppo di sistemi integrati di «security governance». E’ stata analizzata anche la situazione in Italia e in Europa rispetto all’emanazione della direttiva Ue del dicembre 2008 sulle infrastrutture critiche, che ha lo scopo di fronteggiare le diverse tipologie di rischio degli asset tecnologici e dei servizi che forniscono.

Chiodi ha sottolineato come «la Regione sia disponibile a partecipare in modo diretto ai progetti che la Fondazione, Telespazio e Università dovessero definire per il futuro».
«La Regione», ha aggiunto «non può limitarsi solo a finanziare, ma deve occuparsi attivamente della programmazione, entrando nel merito delle scelte formative che si traducono in crescita dei territori interessati». Il presidente, inoltre, accennando alla riforma dei Consorzi industriali, ha sottolineato l’importanza di aziende come Telespazio «per il funzionamento e il successo della filiera». Secondo il presidente della Fondazione, Dettori, «in futuro bisognerà puntare sul rafforzamento del legame tra mondo industriale e ricerca scientifica».