Tentato furto nella chiesa «Borgo in abbandono»

Segni di effrazione al portone laterale del duomo di Santa Maria Maggiore il parroco: il quartiere è il regno dell’inciviltà, bisogna proteggerlo

VASTO. Ci sono ancora le schegge di legno vicino al portone laterale della chiesa. Poco più in là sporcizia e cattivo odore. Nella notte fra sabato e domenica i ladri sono tornati a colpire nel cuore della città. Per l’ennesima volta nel mirino è finita la chiesa di Santa Maria Maggiore. I ladri non sono riusciti a portare via nulla dal sacro tempio. Forse sono stati disturbati, o forse non hanno trovato ciò che cercavano.

Poco importa ai parrocchiani e al parroco, don Domenico Spagnoli. Il sacerdote ieri mattina ha presentato una denuncia ai carabinieri e contestualmente ha lanciato un nuovo Sos in difesa del quartiere. «Quanto accaduto è solo uno dei tanti episodi inquietanti che si verificano nel quartiere di Santa Maria Maggiore e che consigliano di alzare il livello di attenzione», dice don Domenico. «È necessario proteggere il cuore della città. Ben venga la movida (comprendo il bisogno di socializzazione dei giovani) purchè non si traduca in abbruttimento, degrado e violenza. Il quartiere è diventato il regno dell’inciviltà: giovani che consumano alcol per strada fino all’alba. Una presenza che arreca disturbo a quelle famiglie che vivono nella zona e vorrebbero poter riposare e invece sono costrette a subire senza poter fare nulla. Se non si presta attenzione alle richieste d’aiuto dei residenti si perderà la custodia di questo patrimonio. Il rispetto dei cittadini e dei luoghi di culto è un’esigenza di civiltà. Non può avere colore politico. Se non si farà nulla le case si svuoteranno e il centro sarà lasciato al degrado».

Parole che rivelano l’amarezza dell’uomo di Chiesa. E poi la richiesta di aiuto di don Domenico al Comune e alle forze dell’ordine. «Servono maggiori controlli e più attenzione. Non li chiede solo la parrocchia, li invocano i cittadini, persone perbene che in questo primo anno di permanenza ho conosciuto e ascoltato. Serve maggiore vigilanza e l’applicazione delle sanzioni amministrative nei confronti di chi arreca danno alla collettività», sostiene il sacerdote.

I raid vandalici e ladreschi nella chiesa di Santa Maria non si contano più. Hanno persino tentato di rubare la reliquia della Sacra Spina. L’8 dicembre 2010 vennero danneggiate 4 auto, incendiati e cassonetti e imbrattati i portoni. Un anno fu fatta esplodere una bomba carta davanti a una pescheria. Vandali per dispetto, per gioco o forse per noia. Ma è un gioco che costa salato alla comunità. Dalle caratteristiche balconate del borgo sono scomparsi i vasi di fiori. Al calar del sole le luci delle finestre restano spente. E' il sintomo del lento ma progressivo spopolamento. Il 40% degli edifici è vuoto. (p.c.)

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